(Teleborsa) – Si conferma ben intonata la borsa milanese a metà seduta, in sintonia con le sorelle europee e l’andamento dei futures sugli indici a stelle e strisce. Gli investitori mantengono il buon umore e la voglia di acquistare anche dopo la settimana di shopping appena trascorsa, che ha portato i principali indici milanesi a guadagnare oltre quattro punti percentuali. Nel frattempo il clima positivo si è rafforzato alla luce del balzo della produzione industriale europea di aprile, dello 0,8% dopo il +1,5% del mese di marzo. Su base annua si è avuto un incremento del 9,5%, dopo il +7,7% del mese precedente. Le attese degli analisti erano per un incremento tendenziale dello 0,6%. Vuota l’agenda macroeconomica americana mentre si attende la partenza di Wall Street per trovare conferma al rialzo. Si rafforza la moneta di eurolandia contro il dollaro, con scambi a 1,2225. Sale oltre i 75 dollari al barile il prezzo del petrolio newyorkese mentre l’oro resta stabile a 1.226 dollari l’oncia. A Milano l’indice FTSE IT All-Share segna un rialzo dell’1,60% e il FTSE MIB un progresso dell’1,67% poco sotto i 20.000 punti. Il future sul fib, che scadrà venerdì prossimo, vale 19.990 punti. Resta tutto tinto di verde il paniere principale, eccezion fatta per Bulgari dopo che la banca d’affari Bank of America Merrill ha tagliato il rating a neutral da buy. Il broker svizzero Credit Suisse, invece, ha migliorato la raccomandazione sulle azioni della maison del lusso a neutral da underperform, con prezzo obiettivo a 6,5 euro. Restando nel lusso inciampa Damiani, dopo aver ampliato la perdita d’esercizio. Su di giri Fondiaria Sai, sulla positiva conclusione della vicinda City Life. Alcuni trader, invece, citano indiscrezioni stampa che parlano della cessione a un hedge fund americano di un pacchetto di obbligazioni Lehman Brothers da 83 milioni di euro, realizzando una plusvalenza di 23 milioni di euro. Nel settore assicurativo splende anche Generali. In volata gli oil, specie Tenaris. Guadagnano altro terreno le banche. In testa il Bco Popolare e Mps mentre Intesa resta un po’ indietro in attesa del consiglio di gestione del 22 giugno prossimo che deciderà la tempistica dell’Ipo di Fideuram. In evidenza anche Unicredit e Unipol, quest’ultima dopo che l’Ad Carlo Cimbri ha auspicato si possa avviare la procedura per l’aumento di capitale entro la fine del mese. In quinta la Fiat, dopo che quattro sindacati su cinque hanno deciso di firmare l’accordo per la riorganizzazione dello stabilimento di Pomigliano proposta dal Lingotto. A tirarsi indietro è stata la Fiom, che oggi pomeriggio vedrà riunirsi il Comitato Cenerale. Solide le costruzioni, con Italcementi e Buzzi che si avvantaggiano di oltre il 2%. Su anche Impregilo dopo che i soci hanno rinnovato il patto di sindacato per due anni. Sul resto del listino Cell Therapeutics resta sospesa al rialzo, dopo aver annunciato oggi che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato lo stabilimento di NerPharMa DS per la produzione del farmaco candidato Pixantrone.