Piazza Affari non vede schiarite

di Redazione Wall Street Italia
16 Novembre 2010 13:23

(Teleborsa) – Nessuna schiarita a Piazza Affari, che resta sotto pressione assieme alle altre Euroborse. La mattinata non è stata per nulla felice per i mercati del Vecchio Continente, che non sono riusciti neanche ad avvantaggiarsi dello Zew tedesco, salito a sorpresa a +1,8 punti. Messa da parte la brevissima euforia seguita al dato, i mercati hanno continuato a scontare una situazione di grande incertezza, relativamente alla crisi che ancora imperversa nella Zona Euro. In occasione della riunione dell’Eurogruppo, il Presidente Herman Van Rompuy ha avvertito che la risoluzione dei problemi finanziari e del debito dei Paesi dell’Area della Moneta Unica è essenziale per la sopravvivenza stessa dell’Unione. L’attesa di nuove strette monetarie in Cina, deprimendo anche i mercati delle commodities, ha contribuito a tenere sotto scacco le borse nel corso della mattinata. Intanto, l’euro galleggia attorno agli 1,36 USD, in attesa di alcuni dati economici che arriveranno dagli Stati Uniti nel pomeriggio. In flessione i prezzi del petrolio a 83 dollari al barile e dell’oro a 1358 dollari l’oncia. Fioccano le vendite a Milano, ma non mancano acquisti selettivi. Nel paniere principale ci sono solo quattro segni positivi. L’indice FTSE All Share estende il calo all’1,22% e l’indice FTSE MIB all’1,26%. Brilla Exor di riflesso ad un giudizio di Goldman Sachs, che ha confermato un giudizio convinction buy alzando il Target Price del 20% a 31,4 euro. Resta in gara anche la Fiat che mostra un progresso frazionale, nonostante i deboli dati sulle immatricolazioni di auto in Europa. La Fiat, che resta al centro dell’attenzione per gli sviluppi della partnership con Chrysler e per le voci di vendita o listing di alcune società del Gruppo, ha annunciato ieri sera la sigla di un accordo per un finanziamento in pool alla Fiat Industrial post scissione. STM tiene sulla parità, favorita dalla positiva reazione di Infineon a Francoforte, alla pubblicazione dei risultati. In caduta libera Lottomatica, che sembra non aver proprio soddisfatto il mercato con i conti dei nove mesi. Il CdA ha anche dato il via libera ad un piano di rifinanziamento da 1,9 mld di euro, oltre alla cessione di una quota del 12,5% del Gratta & Vinci a Unicredit. Cala il sipario sul lusso che si conferma uno dei peggiori comparti a Milano. Nel settore della gioielleria Bulgari e Damiani confermano ampie perdite, ma resta debole anche il settore della moda, nonostante i positivi risultati annunciati dalla britannica Burberry. Mediaset resta nell’occhio del ciclone, anche se il Presidente Fedele Confalonieri ieri ha voluto commentare le speculazioni di mercato, sottolineando che un possibile cambio di Governo non dovrebbe danneggiare l’azienda di Cologno Monzese. Sotto pressione gli oil che risentono del forte calo delle quotazioni del greggio. Sul Listino maggiore si confermano in apnea Greenvision Ambiente e Monti Ascensori, in seguito a risultati giudicati deludenti.