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PIAZZA AFFARI NON SI LASCIA INGANNARE DA WALL ST.

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Piazza Affari ha chiuso la giornata con un buon rialzo mitigato solo sul finale dal passaggio in rosso degli indici Usa.

Il mercato italiano invece ha sfruttato il momento che sta sospeso tra la certezza dell’ormai imminente conflitto con l’Iraq e l’incertezza che avvilupperà gli investitori una volta partito il primo attacco.

Wall Street invece ha impostato le prime ore della seduta con i piedi di piombo nel giorno in cui scade l’ultimatum all’Iraq – dalle ore 20:00 di New York (le 02:00 di notte italiane) l’attacco americano potrebbe partire in qualsiasi momento.

Molti trader, consapevoli dell’imminenza della guerra, cominciano a pensare alla possibilità che il conflitto possa rivelarsi meno veloce e liscio del previsto.
Sui dubbi americani pesa anche il clima fattosi improvvisamente pesante quando ha iniziato a girare la notizia, non ancora certa, che il vice presidente iracheno Tarek Aziz avrebbe tentato di fuggire dal Paese insieme alla propria famiglia e sarebbe stato catturato o addirittura ucciso dai corpi speciali agli ordini di Saddman Hussein.

Intanto, le truppe USA sono ufficialmente in territorio iracheno, ma nella zona non controllata dal regime.

Ritornando al mercato italiano, sul Mib30 ritroviamo l’ottimo spunto di Stmicroelectronics, galvanizzata dalle indicazioni del book to bill. Il rialzo è stato però smorzato dall’andamento delle Borse Usa che hanno proprio nei semiconduttori (SOX) una delle pecore nere della giornata.

In rialzo anche la controllante Finmeccanica.

In campo industriale, segno più per Fiat a dispetto della conferma, da parte di Ubs Warburg, del giudizio “reduce” sul titolo e del taglio del target sul prezzo a €4,5 da €6.

Buon balzo in avanti per i titoli telefonici e i media con Telecom Italia in deciso rialzo e superato sull’indice principale solo dalla forte crescita di Parmalat. Sul titolo alimentare anche oggi come ieri c’è stato parecchio movimento che gli operatori non riescono a spiegare se non con ricoperture e con la notizia che Calisto Tanzi potrebbe, il 28 marzo prossimo, annunciare un riacquisto dei propri bond utilizzando le risorse liquide del gruppo.

In ribasso troviamo Autostrade e Enel, che soffre sulla scia delle voci che riguardano la controllata Wind.

Tra gli energetici si è messa in luce Eni preceduta solo dalla controllata Saipem.

Contrastati gli assicurativi conRas in gran spolvero dopo la diffusione dei dati di bilancio. Al contrario si registrano i cali di Alleanza e Generali .

Intanto c’è chi ha ipotizzato un ingresso della Popolari di Lodi nel capitale di Mediobanca che controlla il Leone alato di Trieste.

Sul Midex, Alitalia è stata penalizzata dai timori per le conseguenze della guerra e del rischio attentati sui conti della compagnia di bandiera.

Dall’altra parte del listino troviamo Benetton mosso da alcuni rumor e da Beni Stabili premiata dal mercato per i conti 2002 e per il dividendo straordinario.

Sul Numtel Tiscali resta un pelo al di sotto dei €4.

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