Piazza Affari a metà seduta perde più di quanto facesse in avvio, sulla scia del malumore generale e dei future sugli indici Usa. Anche gli altri mercati europei si muovono in lettera fin dal inizio della giornata. Tutti attendono l’apertura di Wall Street e i dati macroeconomici americani.
La situazione della Borsa italiana è monotona, con tutti i settori in perdita. Se nella prima parte della mattinata Mediaset aveva segnato un buon rimbalzo, dopo la caduta della vigilia, nella seconda parte l’unico titolo in positivo del Mib30 è stato Italgas, in controtendenza rispetto alla controllante Eni e a Saipem in particolare, che è arrivata a segnare un calo di circa cinque punti percentuali.
Negativo tutto il settore bancario al centro di uno studio dell’ Abi , dove sono particolarmente pesanti Unicredito, IntesaBci e Capitalia.
Il mercato è molto attento all’andamento di Mediobanca, al centro di lotte di potere in vista del consiglio d’amministrazione della prossima settimana. Nel frattempo si accavallano voci su chi sarà chiamato a rinnovare i vertici della banca d’affari.
Male tutto il risparmio gestito, in particolare Mediolanum, al centro di indiscrezioni che coinvolgono anche Generali.
Non si salvano dalle vendite i telefonici, ne i tecnologici. Tra questi molto pesante Stmicroelectronics: sul titolo, che oggi ha aperto sotto quota €16, si addensano timori per ulteriori pesanti discese.
Sul Nuovo Mercato perde quota anche Tiscali, per la quale cominciano a prendere corpo prospettive di ulteriore sviluppo a livello internazionale.
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