La fase critica dell’economia americana è vicina alla fine. Le parole del Presidente della Fed Alan Greenspan aiutano i mercati nell’ultima seduta e anche Piazza Affari riprende vigore. E fa meglio delle Borse europee.
Una settimana quella appena trascorsa che ha segnato leggeri entusiasmi e qualche delusione. A guidare il “sentiment” generale i dati di Nokia, migliori del previsto, e poi quelli di Ericsson, deludenti.
E così il listino milanese ha potuto chiudere con il Mibtel a +0,88% nel consuntivo di fine settimana.
Mentre il Numtel ha accusato un -0,09%.
Un su e giù dei titoli tecnologici hanno caratterizzato le sedute. Ma i listini di Milano hanno beneficiato soprattutto dell’andamento di alcuni titoli.
In testa Banca di Roma che dopo il balzo di ieri ha portato a casa nelle cinque sedute un buon risultato, +5,41%, dopo la decisione della fusione con BiPop che ne beneficia con un +5,22%.
Ma hanno fatto bene anche le Eni (+4,09%)
a differenza delle Enel (- 0,93%) nonostante le segnalazioni positive per entrambi i titoli degli analisti di alcune Banche d’affari.
Bene anche Gemina (+3,77% su base settimanale) per le voci di nuovi assetti azionari. E performance di Snia (+15,93%) grazie all’ufficializzazione della vendita del settore nylon.
Settimana positiva anche per i telefonici. Con Olivetti a +1,44%, Tim a +0,76% e Pirelli a +1,7%. Mentre Telecom si è fermata a -0,09%.
Il caso Sai-Fondiaria produce un +1,48% settimanale per la società torinese e un -1,48% per Fondiaria.
In positivo Hdp (+0,46%) che sarebbe vicina alla vendita di Fila.
In perdita invece Mediolanum (-3,31%), Alleanza (-2,78%), Seat Pagine Gialle (-4,63%) e San Paolo Imi a -2,08%.