La settimana di Piazza Affari archivia l’ottava con il Mibtel in flessione del 2,9%.
La fine di maggio sul listino milanese è stata caratterizzata dai titoli telefonici sotto pressione sia per l’andamento europeo del settore sia per le vicende Telecom-Olivetti.
Il Gruppo di Colaninno e soci aspettava infatti il responso, positivo, sulla vicenda Seat-Tmc, ma è stato sulle prime pagine dei giornali anche per i sospetti di conflitto di interessi nella gestione finanziaria delle varie società.
In cnclusione di settimana Olivetti ha perso il 12,89%, Telecom il 7,42%, Tim l’8,33%.
Mentre per Seat l’annuncio del Consiglio di Stato sulla fattibilità dell’unione con TeleMonte Carlo (che costringe l’Authority per le Telecomunicazioni a ripronunciarsi), ha portato un progresso del 2,81%.
Buona settimana per il titolo Eni (+1,26%) che si avvicina ai massimi e raggiunge il primo posto per capitalizzazione nel Mib30 superando proprio Telecom.
Pesante invece il bilancio settimanale degli editoriali con Mediaset a -5,09%, ed Espresso a -7,01%.
A differenza della buona chiusura degli altri titoli energetici con Enel a +1,66% e Italgas a +2,8%.
Perdono terreno i titoli del risparmio gestito: Fideuram -8,08%, BiPopCarire -6,63%, Mediolanum -5,92%.
In calo anche Generali -1,76% e Mediobanca a -2,15%.
Tra gli industriali Fiat perde, sempre settimanalmente, il 2,18%. Ma il calo più vistoso spetta a Finmeccanica (-9,64%) sulla scia del crollo della controllata Stmicroelectronics (-13,76%) a causa dell’annunciata riduzione degli investimenti.
Segno meno più vistoso per il Nuovo Mercato, con il Numtel settimanale in calo del 5,29%, sulla scia del ribasso internazionale dei titoli tecnologici.
A guidare il ribasso italiano della new economy il titolo Tiscali che ha chiuso l’ottava a -8,25%.