Il comparto dei media è indebolito e fa segnare qualche ribasso.
Perdono terreno Mediaset (-0,27%), Seat Pagine Gialle (-0,06%) e soprattutto L’Espresso (-1,42%).
Tengono invece Class (+2,17%) e HDP (+1,22%).
Per il primo pomeriggio di oggi sono attese notizie poco confortanti da parte di AOL Time Warner (AOL – Nyse): secondo Lehman Brothers il colosso dei media potrebbe annunciare un profit warning. Anche in Europa c’è da registrare il calo di Vivendi (-3,84%) che ha venduto 55 milioni di azioni proprie per un valore di €3,3 miliardi a una forchetta di €60-61 ad azione per ridurre l’indebitamento.
Secondo Federico Schmid, di BNP Paribas, “più che l’incidenza di AOL possono incidere i bassi volumi, che aumentano la volatilità dei titoli e incoraggiano i profit taking sulle azioni che nella prima settimana di gennaio hanno fatto registrare un rialzo”.
“Il problema – conclude Schmid – è che in questa fase a Piazza Affari mancano idee e soprattutto spunti interessanti”.
Secondo Roberto Santagostino, responsabile della sala operativa di SIM Casse, “il mercato preferisce rimanere cauto, perché è ancora difficile riuscire a leggere la tendenza per i prossimi giorni”.
“Solo la prossima settimana – prosegue Santagostino – sarà possibile fare delle scelte mirate nel campo dei media. Il comparto si sta muovendo in una fascia laterale, sui livelli di metà novembre, e fino ad adesso non ci sono particolari notizie che possono far puntare su un titolo piuttosto che su un altro”.
Antonio Ranieri, analista di Uniprof, considera il caso AOL e l’operazione Vivendi “piccoli segnali, che non dovrebbero dare grandi scossono al mercato. I media sono in sofferenza, ma non c’è niente che possa far ricondurre questo calo al possibile profit warning di AOL o alla vendita delle azioni Vivendi”.