Alle 13:20 ora italiana Piazza Affari mostra un recupero dai minimi della mattinata, sulla scia dei segnali positivi che giungono dagli Stati Uniti, dove i futures sui principali indici segnano un rialzo.
Il Mibtel è in ribasso dello 0,05% a 30.109 punti. Mib30 +0,17% a 43.626. Midex –1,33% a 35.267 punti. Nuovo Mercato in flessione dello 0,44% a quota 5.655. Il Fib30 sta guadagnando la linea di galleggiamento e si porta a –0,03% a 43.955 punti.
La situazione. Lo scenario resta depresso, con scarsi volumi. “Nonostante il leggero recupero, è un fatto che anche a questi livelli la Borsa non esprime appetibilità sufficiente per far entrare capitali”, osserva Matteo Serio, gestore di portafoglio di Compagnia Finanziaria Mobiliare Sim.
Le previsioni. Una grossa resistenza si può collocare per il Mib30 a 44.300: questo, secondo Serio, è il target più ottimistico per la giornata.
Le opportunità. “Un investitore selettivo può certamente trovarne nel settore degli energetici, dei bancari, e anche in qualche utility”, dice il gestore. I telefonici sono visti più in un’ottica strategica che non tattica. Tra i bancari, sul lungo termine è vista positiva Banca di Roma.
I titoli. Datamat, da ieri sul Nuovo Mercato, ha conquistato il segno più e guadagna l’1,44% a 21,2 euro. Il prezzo è comunque inferiore ai 23 euro del collocamento.
Vitaminic non cambia musica: la matricola continua a perdere e quota 24,1 euro con un ribasso dello 0,82%. Il prezzo di collocamento era di 26 euro.
Freedomland. E’ sospesa da mercoledì sera. Questa mattina la società di revisione Deloitte & Touche ha detto di non essere “in grado di esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio e consolidato dell’azienda al 30 giugno 2000”.
Gabetti. Vola in rialzo dell’8,53% a 3,55 euro. Il titolo è il capofila del settore immobiliare, in grande spolvero in quanto settore rifugio.
Eni. E’ l’unico titolo rimasto sempre positivo. Cresce dello 0,16% a 6,7 euro sulla scia del caro-petrolio, alimentato dalla crisi in Medio Oriente.
Olivetti. E’ il titolo più scambiato del Mib30, con 16 milioni 801 mila azioni passate finora di mano. Quota 2,675 euro con un ribasso dell’1,15%. Il comparto dei telefonici aveva provato un recupero nelle fasi immediatamente precedenti.