Piazza Affari e con lei i suoi indici cambieranno presto faccia. La Borsa italiana, infatti, ha deciso di lanciare nel mese di aprile il nuovo indicatore S&P/Mib-45. Come anticipato ieri da Wall Street Italia, l’arrivo del nuovo strumento modificherà completamente gli equilibri di forza esistenti. Il nuovo indicatore sarà composto da 45 azioni ordinarie quotate sulla Borsa Italiana, comprese quelle estere e quelle appartenenti al Nuovo Mercato.
Gli investitori, dal primo all’ultimo, devono tenere gli occhi ben aperti in questi mesi, soprattutto nella fase d’interregno, cioè quando il nuovo paniere fluttuerà parallelamente allo storico e ormai prossimo alla pensione Mib30. Massima attenzione perché si potrebbero verificare ingenti spostamenti degli investimenti da parte dei fondi. In particolare quelli che utilizzano come benchmark l’attuale indice delle società a maggiore capitalizzazione.
Di fatto, titoli tecnologici come STMicroelectronics o la stessa Tiscali, sulla base dei nuovi parametri, avrebbero un peso nettamente superiore a quello presente e al contempo titoli come Enel o Telecom potrebbero essere oggetto di decise correzioni proprio per un ridimensionamento del proprio valore intrinseco al Mib30. Avrebbero molto da guadagnare titoli come Generali, il cui peso passerebbe dal 7,8% al 12,1%, o ENI che dall’11,8% arriverebbe al 15,4%.
Per aprire ai mercati internazionali e alla contemporanea settoralizzazione, Borsa Italiana ha chiesto allo Standard & Poor’s di applicare la sua esperienza al mercato nostrano.
Nuovi e rivoluzionari i criteri di selezione: la capitalizzazione basata sul flottante, la liquidità e anche l’appartenenza ad un determinato settore tramite una nuova classificazione settoriale secondo lo standard Global Industry Classification Standard (già adottato da Standard & Poors e Morgan Stanley Capital International) per rendere omogeneo il confronto dell’indice con quelli internazionali.
I titoli saranno selezionati in modo da rappresentare i settori del mercato borsistico italiano, come precisa l’amministratore delegato del Borsa, Massimo Capuano. Saranno quindi selezionati i più liquidi (per controvalore negoziato, giorni di scambio) e quelli a maggior capitalizzazione, calcolata con il criterio del flottante.
I titoli che faranno parte del nuovo paniere ancora non si conoscono e il numero uno della Borsa ha assicurato che le informazioni sui tempi e i modi del nuovo indicatore saranno messe a disposizione di tutti allo stesso modo e negli stessi tempi. Questo dovrebbe evitare che il piccolo investitore resti con il cerino in mano.
Almeno in una prima fase, infatti, l’attuale Mib-30 continuerà a essere calcolato parallelamente al nuovo indiceS&P/Mib45. Dopo un periodo di prova e di “assimilazione” da parte del mercato, Borsa Italiana lascerà che siano gli stessi investitori a decidere su quale indice puntare.
Le revisioni dell’indice saranno sempre due nel corso dell’anno (a marzo e a settembre), mentre quelle ordinarie dei pesi saranno quattro all’anno (marzo, giugno, settembre e dicembre) e in occasione di operazioni societarie sul capitale.
L’indice sarà gestito da un’index committee che sarà composto da tre membri di S&P e 2 di Borsa Italiana e che si riunirà ogni mese. L’organo deciderà sull’ingresso e sulle uscite dei titoli dal paniere
La nascita del nuovo indice potrebbe essere la base per l’introduzione di nuovi strumenti finanziari, tra cui un futures sullo S&P/Mib45. Anche per queste operazioni la tempistica sarà via via decisa sulla base delle risposte del mercato.