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PIAZZA AFFARI, L’ORSO FA MALE MA NON TROPPO

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Piazza Affari ha chiuso in calo una giornata difficile, iniziata male e proseguita peggio, con i minimi di seduta toccati al giro di boa.

Se il mese di maggio si è chiuso negativamente per la borsa italiana, quello di giugno non promette niente di buono.

Tutta colpa di Intel, (INTC – Nasdaq), che ha trascinato in rosso le borse del Vecchio Continente e che ha segnato il destino di Wall Street.

Poco prima della chiusura, a Milano si è registrata una fiammata su alcuni titoli del risparmio gestito, alcuni assicurativi e Mediaset. Secondo alcuni trader, contattati da Wall Street Italia, si tratta della chiusura di alcune posizionishort“, cioé quando si vendono titoli che non si posseggono ma che poi devono essere acquistati, guadagnando sul fatto di comprarle a un prezzo inferiore a quello di vendita.

Sui mercati, proprio in chiusura, è circolato anche il rumor sulla
evacuazione dell’aeroporto JFK di New York.

Il Mibtel è sceso a 20.886 punti (-0,76%)
Il Mib30 si è fermato a 28.351 punti (-0,75%).
Il Midex ha ceduto lo 0,96% a 26.718 punti.
Il Numtel ha chiuso a 1.704 punti (-2,74%).

La pecora nera è stata Stmicroelecronics, nonostante l’accordo con Motorola.

Male anche i telefonici.

Tim e tutta la filiera ha chiuso in ribasso, anche se ha recuperato dai minimi di giornata, sulla scia dell’andamento europeo del comparto. Il titolo della società di telefonia mobile ha sfiorato il supporto a €4.

La situazione tecnica è disastrosa: la discesa, che peraltro qualcuno aveva previsto con mesi di anticipo, sembra non finire.

Il settore ha tratto poco beneficio dalla notizia della plusvalenza che le arriverà sulla scia della cessione della quota in Telekom Austria. I rating sui titoli telefonici sono comunque positivi.

In casa Pirelli terrà banco, nei prossimi giorni, il collocamento di Pirelli Real Estate.

Tra i bancari bene Mps, che ha deciso di partecipare al maxi piano di salvataggio di Fiat, al quale parteciperanno anche alcune banche straniere.

Ha brillato, nel finale, il comparto del risparmio gestito, con Fideuram e Mediolanum che hanno terminato la seduta in netta controtendenza.

Tra gli energetici bene anche Saipem e Snam Rete Gas.

Sul Midex sono scivolate le ex municipalizzate, come Acea e Aem Milano, nonostante il ricorso contro la decisione della Commissione Ue di giudicare “aiuti di Stato” una serie di benefici fiscali predisposti dal governo.

Giornata di ribalta, in entrambi i sensi per Basicnet, sospeso per eccesso di rialzo e poi riammesso e Astaldi, che agli investitori proprio non è piaciuto. Occhi puntati anche su I Viaggi del Ventaglio, congelato in attesa di un comunicato.

Debaclé per il Numtel che ha chiuso in profondo rosso trascinato giù da Tiscali, Finmatica e e.Planet.

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