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PIAZZA AFFARI: ITALGAS COLPITA DA MINCATO

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Seduta in forte ribasso per Italgas che cede terreno dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Eni, Vittorio Mincato, che ha precisato che la controllata non è in vendita.

Il titolo viene scambiato sotto il supporto dei €10 ad un prezzo di €9,99 (-5,55%) dopo aver toccato un picco minimo di €9,73. Nelle prime due ore di contrattazione sono passati di mano quasi 2 milioni di azioni.

Da mesi girano voci di un interesse da parte di più società all’azienda energetica e lo stesso Mincato fece sapere di essere disposto a valutare la cessione se il prezzo fosse stato adeguato, ossia sui 12-13 mila miliardi di lire. Da allora il titolo sale e scende dando adito a forti speculazioni.

“La dichiarazione dell’amministratore delegato non è un segnale di chiusura – commentano in Caboto – ma probabilmente non è arrivata l’offerta giusta. Tutto ha un prezzo e l’Eni deve considerare anche i rischi indiretti sulla Snam in caso di cessione di Italgas”.

“L’eventuale contratto di cessione dovrebbe contenere – aggiunge un analista della Sim milanese – anche garanzie sul rapporto con la Snam che vende miliardi di metri cubi di gas ad Italgas”.

“Per noi la società vale circa 11.000 miliardi di lire e se Mincato riesce a venderla ai prezzi desiderati il premio sarebbe del 10/20%, che la ripagherebbe dei rischi” aggiunge l’esperto.

Il giudizio di Caboto sul titolo è di un rating neutrale con un target sul prezzo a €11 che deriva per €10,6 dal core business e per €0,4 dalle attività diversificate come ad esempio la partecipazione in Blu. “In questo momento il fair value di Italgas è sui €10,5-€10,6 – aggiunge l’analista – perché il mercato è poco propenso a valutare anche le attività correlate”.

Sull’andamento del titolo nella seduta odierna i fattori che pesano sono due secondo l’analista di Caboto: “Il titolo soffre il calo di appeal sia per le parole di Mincato che allontanano la vendita della società, ma è venduto anche per il calare delle tensioni sul fronte internazionale. Il titolo per le caratteristiche di difensivo ed energetico è stato aiutato nei primi giorni dopo gli attacchi terroristici agli USA. Inoltre l’azienda ha sofferto il calo delle tariffe e un piano di riduzione dei costi non ancora completato”.