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PIAZZA AFFARI: INDICI IN BILICO A META’ SEDUTA

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Piazza Affari ha cambiato marcia proprio sul crinale che divide la seduta tra la sessione mattutina e quella pomeridiana. Fino a circa le 13 (ora italiana) il listino si presentava fiacco, senza spunti e decisamente in negativo; poi, sulla scia della ripresa dei future in America, gli indici hanno invertito la rotta fino a passare oltre la parità.

La schermaglia tra il segno più e il segno meno che hanno alternativamente il sopravvento, è anche dovuta al fatto che ci siano pochi investitori oggi sul mercato; questo fa sì che leggeri movimenti provochino scostamenti percentuali anche sensibili.

“Non ci si può aspettare nulla di particolare – ricorda a WallStreetItalia l’operatore di una sim italiana – oggi è festa nazionale, le banche sono chiuse; quelle poche contrattazioni che ci sono vengono realizzate o attraverso le sim o attraverso il trading online. Qualsiasi cosa accada oggi, non fa testo”.

Il Mibtel cresce dello 0,09%, il Mib30 dello 0,08%, il Midex dello 0,08%, mentre solo il Numtel è ancora negativo con -0,24%.

Il clima fiacco riguarda comunque anche le altre piazze europee, sebbene non siano interessate da una festa nazionale. (Vedi anche Borse Ue piatte a metà seduta)

Tra i titoli che stanno più di altri muovendo il mercato c’è Eni (+1,81% a €7,78), che continua a correre sui massimi anche sulla scia del rialzo dei prezzi petroliferi.
(Vedi Piazza Affari: Eni cresce ancora)

Seat Pagine Gialle (-1,69% a €1,22) resta impermeabile ai tentativi di miglioramento in corso sul listino. Il mercato non ha gradito l’operazione sulla svedese Eniro e nutre forti perplessità.
(Vedi anche Piazza Affari: Seat concentre le attenzioni e anche Piazza Affari: Seat concentra le attenzioni)

Anche gli altri editoriali sono in ribasso, se si fa eccezione per Class (+1,71% a €11,07), sul Midex. In forte calo Hdp (-1,53% a €4,12) che però, per i livelli a cui è arrivata, comincia a rappresentare una buona opportunità di acquisto (Vedi Piazza Affari: cosa aspettarsi oggi)

Olivetti è uno di quei titoli che ha fatto il voltafaccia e che dal segno negativo è passato al più. Ora cresce dello 0,25% a €2,40. Il gruppo ha smentito che ci sia allo studio la possibilità di una integrazione con Mediaset, che si è unita alla smentita. Positivi anche gli altri telefonici, ma sul settore si avverte il nervosismo che anticipa la presentazione, domani, dei dati trimestrali del colosso francese Alcatel, che potrebbe rivedere al ribasso le stime di crescita.
(Vedi Olivetti: nel futuro non c’è Mediaset e Tlc: nuove pressioni sul comparto)

Bipop Carire (-0,79% a €5,52) è segnalato in rappresentanza di tutto il comparto bancario, in calo anche sulla scia del downgrade di Moody’s a livello europeo.
(Vedi Piazza Affari: tutti in rosso i titoli bancari)

Perdono terreno anche i titoli industriali, come Finmeccanica (-0,43% a €1,15), che non affascina il mercato alla vigilia della nascita del polo missilistico europeo di cui fa parte e che nascerà domani e che riflette la debolezza anche di STMicroelectronics (-0,78% a €41,75). In ribasso anche Fiat per tutta la mattinata, mentre ora è ferma sui valori della chiusura di ieri. Si apprezza invece Pirelli (+0,08% a €3,71).

Tra i dieci peggiori titoli della seduta si trova Montedison (-2,59% a €2,63), in calo ormai da due giorni sulla spinta di forti motivazioni speculative in vista dell’assemblea degli azionisti di metà maggio e sullo sfondo della lotta per la conquista del potere in Mediobanca.

Tra i titoli minori, in crescita Ifis privilegiate (+2,91% a €5,30) dopo i dati di bilancio del 2000 e l’annuncio della conversione in ordinarie.
(Vedi Ifis converte privilegiate in ordinarie)

Sul Nuovo Mercato perde terreno Tiscali (-0,57% a €14,89) che dunque non convince dopo il nuovo acquisto in Germania (Vedi Tiscali acquista SurfEu in Germania)