Piazza Affari non si muove, a metà seduta, piatta come Francoforte, un po’ più debole di Parigi che invece sale (Vedi anche Borse Ue. Parigi sale, Francoforte piatta). Gli scambi sono praticamente inesistenti.
Il mercato italiano, così come quelli europei, risente del fatto che oggi sia Londra che New York sono chiuse per festività: “un’assurdità stare aperti con i due più importanti mercati che invece non sono attivi – dice provocatoriamente Daniele Tolusso di Uniprof – già siamo in una fase di calma piatta, oggi poi non c’è nemmeno la scusa di guardare i future e di aspettare l’apertura di New York”. I volumi sono talmente scarsi che su un titolo come Montedison (+2,90% a €2,94) sono state scambiate appena 2 milioni di azioni.
Il Mibtel è a +0,46%, il Mib30 a +0,55%, il Midex a +0,40%, mentre il Numtel è negativo fin dall’apertura della sessione, con -0,49%.
Tra i titoli che riescono ad animare il mercato, in positivo o in negativo a seconda dei casi, ci sono i telefonici. Da una parte ha avuto eco in tutta Europa l’ipotesi di una fusione tra Sonera e Kpn; inoltre si sono moltiplicate le voci secondo le quali Olivetti (-0,54% a €2,41) sta per rilevare una quota di Vemer. Olivetti ha però smentito.
In crescita Telecom Italia (+0,20% a €11,88) e TIM, che guadagna lo +0,88% a €7,35.
(Vedi Piazza Affari: tlc salgono su ipotesi Sonera-Kpn)
Un altro settore che si comporta con una certa vitalità e positività è quello degli editoriali, dove spicca Seat Pagine Gialle (+1,47% a €1,17). Gli analisti notanto tuttavia che non ci sono particolari spunti a giustificazione di questo rialzo.
(Vedi Piazza Affari: editoria in rialzo su Mib30 e Midex)
Girovagando per il listino ci si imbatte nel rialzo di STMicroelectronics (+0,30% a €47,25) e in quello di Italgas, che segna +0,53% a €10. (Vedi Piazza Affari: STM non sconta previsioni Infineon e Piazza Affari: bene le utility, Italgas in testa)
Sul Nuovo Mercato spiccano i rialzi di Cairo (+3,25% a €37,75) e Freedomland (+2,13% a €23).
I due titoli sono in questo momento legati a doppio filo in quanto Urbano Cairo, numero uno dell’omonima azienda, è uno dei partner che avrebbero dovuto rilevare il pacchetto di maggioranza di Freedomland. Ora però che è uscito Gianfilippo Cuneo, l’azienda deve riprendere le trattative per l’ingresso di soci forti.
(Vedi Piazza Affari: Freedomland su in pre-apertura)