Economia

Piazza Affari indecisa aspetta Wall Street

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(Teleborsa) – Giornata senza una direzione ben precisa per la borsa milanese e le sorelle europee, che attendono di conoscere l’umore di Wall Street per schiarirsi le idee. Del resto le notizie giunte di recente sono piuttosto contrastanti. Di certo c’è solo che l’economia americana sta mostrando chiari segnali di rallentamento. Ultimo ieri il sorprendente crollo delle vendite di case esistenti del 27,2%, ossia sui minimi degli ultimi 15 anni. Mentre in Usa crescono i timori di un double dip, in Europa lo scenario è chiaramente positivo solo per la Germania, con l’Ifo che oggi ha confermato il tutto. L’indicatore si è attestato a 106,7 punti contro i 106,2 punti del mese precedente (106 il consensus). Per gli altri paesi della zona euro si aspettano conferme, con la Spagna che oggi ha rivisto al ribasso il Pil del 2009 e l’Irlanda sotto la scure di Standard & Poor’s. L’agenzia internazionale ha tagliato il rating sul debito sovrano del Paese portandolo da AA a AA-, con outlook negativo. Il rating del Paese potrebbe subire un ulteriore declassamento se le manovre fiscali porteranno a dei miglioramenti più lenti di quanto ci si attende. L’avversione al rischio favorisce il bund tedesco, l’oro e lo yen, con qust’ultimo sui massimi da 15 anni contro dollari e di 9 contro euro. Intanto in Giappone si parla di un possibile intervento sul forex da parte dell’esecutivo, dopo il colloquio telefonico di ieri tra il primo ministro Naoto Kan e il governatore della Banca del Giappone che sembrava essersi concluso con un nulla di fatto. L’apprezzamento dello yen, come ben sappiamo, penalizza la nazione asiatica fortemente orientata all’export. Tra i dati macro Usa rilevanti attesi per oggi pomeriggio ci sono gli ordini di beni durevoli, le vendite di case nuove e le scorte di petrolio settimanali. L’indice FTSE IT All-Share registra un ribasso dello 0,31% e il FTSE Mib un decremento dello 0,38%. Particolarmente sofferenti Buzzi e Azimut, con arretramenti rispettivamente del 3,42% e del 2%. Offerta Tenaris. Secondo indiscrezioni stampa una protesta dei trasportatori in Argentina sta bloccando l’attività degli stabilimenti Techint del gruppo. In bella mostra Atlantia, all’apparenza senza una particolare motivazione. Snam e Telecom guadagnano circa l’1%. Sul completo in focus Investimenti e Sviluppo, sul rally iniziato lunedì, primo giorno dell’aumento di capitale. Su di giri Molmed, grazie ai risultati positivi di uno studio clinico di fase II del proprio farmaco antitumorale sperimentale NGR-hTNF nel carcinoma del colonretto. Ben impostata Eurotech, che ha ricevuto un ordine di 1,8 milioni di dollari per fornire computer embedded. In gran spolvero Nice, dopo i conti semestrali in crescita rispetto al 2009.