Oggi Piazza Affari “non sa che direzione prendere”, taglia corto un trader. Dopo un avvio con il segno meno il listino è riuscito a riconquistare il territorio positivo, ma è stato un successo di breve durata: a metà seduta il Mibtel perde lo 0,54%, il Mib30 lo 0,56%, il Midex lo 0,55%.
Dagli USA arrivano segnali contrastanti, con il future sul Nasdaq che è appena passato in negativo. In Europa la riunione della BCE (Banca Centrale Europea) dovrebbe scivolar via senza sorprese sul fronte dei tassi di interesse.
“Il tema del giorno, che oscura tutti gli altri è Seat – afferma un operatore di Bnp Sim – all’inizio c’è stata davvero molta agitazione; panico no, ma concitazione sì, sullo sfumare di un sogno”.
Il sogno è il gruppo multimediale che sarebbe nato se Seat avesse potuto acquistare Tmc, cosa che invece le è stata interdetta dall’Authority per le telecomunicazioni.
Nelle sale operative non tutti credono che il discorso sia finito qui: “non sono convinto, penso che l‘operazione finirà per ripartire”, azzarda l’operatore di Bnp Sim. Il titolo è comunque penalizzato dal mercato e cede il 6,98% a €2,22.
Nella galassia di Roberto Colaninno Tim è l’unica a guadagnare terreno: è in rialzo dello 0,85% a €8,94. Effetti positivi vengono dall’accordo internazionale sulle telecomunicazioni (Vedi Tlc: Tim si accorda con Kpn Mobile e Ntt Docomo).
In rialzo, tra i titoli industriali, STMicroelectronics, che prende lo 0,91 a €48,80.
Oggi si riprende, nel settore degli energetici, il titolo Eni (1,55% a €6,80. “E’ un rimbalzo”, afferma un’operatrice ricordando le perdite di ieri. Su Eni tornano a moltiplicarsi le voci su un imminente collocamento in Borsa della quinta tranche.
Sul Nuovo Mercato, oggi contrastato, la giornata è impostata sulla base della scelta di alcuni titoli.
Il peggiore è Cto, in calo del 5,26% a €34,05.
Il titolo che si apprezza di più è invece Freedomland che ha anche la prestazione migliore di tutto il listino, in rialzo del 30,85% a €38. (Vedi Piazza Affari: Freedomland vola, +20,52%).