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PIAZZA AFFARI IN ROSSO ‘STREGATA’ DAL PREMIER

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Piazza Affari rimane “stregata” dalle vendite, che sono scattate nel pomeriggio. Oggi, come ampliamente annunciato, è stato il giorno delle “tre streghe”, cioè di alcune scadenze tecniche (contratti di opzione sui titoli, opzione su indici e future su indici) che hanno aumentato la volatilità, con le principali case d’affari che si sono riposizionate.

La seduta ha visto un avvio nervoso e una seconda parte di giornata caratterizzata dalle vendite, nonostante i segnali sostanzialmente positivi provenienti da Wall Street, che vede cedere biotech e semiconduttori.

La ripresa, prevista dagli esperti nel 2003, tarda ancora ad arrivare, così come confermano i dati contrastanti comunicati oggi, come la produzione industriale italiana e la bilancia commerciale nell’area Ue, che ha registrato un attivo da €12 miliardi in luglio.

Si avvicina anche il pericolo inflazione: i dati provvisori in Italia dicono che nel mese di agosto i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,2% mensile e del 2,6% annuale, contro il 2,3% di luglio.

Secondo le principali banche d’affari, chi pensa che la Federal Reserve possa mettere mano ai tassi Usa resterà deluso. Di diverso avviso solo Goldman Sachs, che prevede un’ulteriore riduzione del costo del denaro entro l’anno solare.

Il Mibtel è sceso a 16.946 punti (-1,15)
Il Mib30 è scivolato a quota 22.716 punti (-1,51%).
Il Midex ha ceduto lo 0,90% a 21.681 punti.
Il Numtel ha chiuso a 1.170 punti (-1,52%).

I peggiori della seduta sono stati Eni ed Enel: non c’entra il petrolio, ma le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, che ha annunciato “un’intervento sul mercato, quasi sicuramente il collocamento di una nuova tranche delle due controllate del Tesoro.

L’intervento del premier, che ha anche annunciato le linee guida della Finanziaria, ha pesato sul listino.

Di contro le migliori sono state Snam Rete Gas e Aem, per l’ultimo giorno sul Mib30.

Le vendite sono scattate anche su Saipem, affossata da alcune indiscrezioni, e sui finanziari IntesaBci, Fineco e San Paolo Imi.

Il prossimo 23 ottobre l’attenzione sarà tutta per il Consiglio d’amministrazione di Mediobanca.

Male Stmicroelectronics, che ormai ha sfondato tutti i supporti, trascinando giù anche la controllante Finmeccanica.

Tra gli industriali perdite contenute per Fiat e Pirelli.

Tra gli assicurativi, vendite per Ras e Generali.

Hanno tenuto anche Telecom Italia e Tim, confortate dalle buone previsioni sulla vendita di cellulari.

Sul Midex è scesa Sai ed è risalita Fondiaria, sospesa per eccesso di ribasso nella prima parte della seduta.

Contrastato il settore del lusso, con Bulgari in denaro e Tod’s un forte calo.

Sul Numtel ha ripreso fiato Tiscali, insieme a DMail e Esprinet. In rosso invece e.Biscom e Mondo Tv.

In flessione Juventus, nonostante il Consiglio di amministrazione abbia deliberato la proposta di un dividendo di €0,012 per azione.

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