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PIAZZA AFFARI IN ROSSO, STMICRO STUPISCE TUTTI

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Una giornata così difficile Piazza Affari non la ricordava da almeno nove mesi. E le cifre di Mib30 e Mibtel sono ormai a un passo dai minimi toccati lo scorso 21 settembre, quando il terrorismo aveva abbattutto il World Trade Center e in pochi giorni anche i mercati.

La grande paura sembra essere tornata, e ogni notizia negativa che arriva sui mercati non fa altro che alimentare l’uscita forzata, costi quel che costi.

La giornata, lo si è capito subito, sarebbe stata difficile. E per tutta la mattinata è stato difficile trovare un segno più nei listini principali, sia in Italia che in Europa.

L’attentato contro il consolato americano a Karachi (Pakistan), che ha fatto 8 morti e diversi feriti, ha risvegliato l’Orso dal letargo.

Parigi, Londra e Francoforte sono arrivate a perdere anche tra il 3% e il 4%, con Milano che, tutto sommato, alla fine ha contenuto le perdite.

Anche i dati macroeconomici diffusi oggi hanno la loro parte di responsabilità in questa giornata: la fiducia dei consumatori Usa a inizio giugno, si è attestata a quota 90,8, contro le stime di 96,5.

Prima della pessima apertura di Wall Street, dove strada facendo la situazione si è fatta difficilissima (è stato anche necessario far scattare il blocco degli ordini automatici di vendita), importanti banche d’affari come Merrill Lynch e Jp Morgan si sono affrettate a lanciare la patata bollente, e hanno decretato la fine (per il momento) per i titoli della telefonia fissa e mobile, invitando a vendere i titoli in questione.

Gli investitori non se lo sono fatto ripetere due volte e alla fine i titoli del comparto, soprattutto negli Usa, hanno toccato minimi storici.

Ma tutti i Tmt alla fine hanno pagato un prezzo carissimo, eccezion fatta per Stmicroelectronics.

Il titolo, dopo un momento di forte difficoltà, si è ripreso nel finale, trascinando con se la controllante Finmeccanica.

Per chi crede nel titolo, e non sono pochi, area €22-€23 è sembrata un’ottima opportunità d’acquisto, e questa è stata una vera e propria iniezione di fiducia per il titolo italo-francese.

Ed è altrettanto evidente che, nel finire di giornata, molti broker hanno detto che diversi titoli (come Bulgari) a questi prezzi sono da comprare.

Il Mibtel è sceso a 20.345 punti (-1,91%)
Il Mib30 si è fermato a 27.600 punti (-1,90%).
Il Midex ha ceduto il 2,11% a 26.086 punti.
Il Numtel ha chiuso a 1.632 punti (-2,28%).

Lacrime e sangue invece per Tim in particolare e per i titoli della scuderia Pirelli. L’azione ha più volte sfondato il delicato supporto a €4, a causa delle notizie negative lanciate nella serata di giovedì da Sprint Fon (FON – Nyse), la controllata mobile di Sprint Pcs (PCS – Nyse).

Male anche, tra gli editoriali, Seat Pagine Gialle, dopo la notizia del collocamento di Yell alla borsa di Londra a dei multipli inferiori a quelli della società torinese.

Ha tenuto invece Mediaset, che si è detta interessata agli sviluppi del caso Kirchmedia.
Tengono bene anche gli energetici, come Eni, sulla scia del rialzo del prezzo del petrolio.

Anche per il risparmio gestito è stata una giornata di vendite, in particolare per Fideuram, mentre Mediolanum ha lentamente risalito la china nel finale e ha limitato i danni.

Tra i bancari perdono molto terreno Bnl, San Paolo Imi, IntesaBci e Mps.

Tra gli altri titoli si sono segnalati in forte ribasso anche It Holding e Basicnet, il titolo della Robe di Kappa (sponsor tecnico della Nazionale di calcio) tra i peggiori.

Sul Nuovo Mercato Tiscali ha chiuso appena sopra i €7.

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