Piazza Affari ha chiuso in forte calo, sulla scia di quanto aveva fatto in apertura e a metà giornata .
L’incerta apertura di Wall Street ha contribuito a deprimere i mercati, che si sono ulteriormente indeboliti sulla scia dell’effetto Bill Gates. Le dichiarazioni del fondatore di Microsoft (MSFT – Nasdaq), che ha detto che “la ripresa sarà debole, soprattutto per i titoli high tech”, hanno depresso il mercato USA e, di conseguenza, anche il Vecchio Continente, che non ha giovato del recupero dell’indice di fiducia delle imprese e dei consumatori nell’economia UE.
Le scarse previsioni per i semiconduttori hanno fatto scivolare le di STMicroelectronics e hanno contribuito al calo della controllante Finmeccanica, sulla scia di alcune indiscrezioni sul futuro del numero uno della società, Lina.
Hanno chiuso in rosso anche i telefonici e i media: anche HDP, cresciuta sulla scorta delle indiscrezioni in merito alla cessione del marchio Valentino e sulla dismissione di Fila ha chiuso debole.
Ha chiuso in denaro invece Alleanza, in un comparto assicurativo nuovamente in movimento, alla luce delle novità sul fronte Sai-Fondiaria. Domani si riunirà il CdA di Montedison, per valutare la mossa, (forse decisiva, secondo alcuni analisti) di Sai. Lo speciale di Wall Street Italia ha riassunto tutte le tappe dell’intricata vicenda.
Ha perso terreno anche ENI, appesantita dal calo del prezzo del petrolio e dagli sviluppi del caso Enterprise Oil. Domani sarà divulgato il piano della società petrolifera per far fronte alle avances del gruppo italiano.
Pesante anche Fiat, mentre hanno perso terreno tutti i titoli bancari, comprese San Paolo Imi e Fideuram, che pure avevano dato segni di vitalità.
Bipop Carire è scivolata vicino area €1,6, senza approfittare delle buone notizie sulla partecipata Entrium.
Sul Midex bene Autogrill, mentre è cresciuta ancora Snia, ben al di sopra degli €1,80 dell’offerta di Bios.
Tra gli altri titoli, grande attività su Campari. Ai blocchi e’ transitato in mattinata un pacchetto di 529.000 azioni, pari all’1,82% del capitale azionario. Il prezzo unitario è stato di €28 euro, contro i €28,31 dell’attuale quotazione. Sugli scudi anche Cremonini, che però ha perso in chiusura parte dei guadagni ottenuti in giornata.
Sul Nuovo Mercato si è segnalata Biosearch, mentre Tiscali ha ceduto terreno, rimanendo comunque in area €9,3.