Piazza Affari ha chiuso in calo. Dopo l’inversione di rotta registrata al giro di boa, il listino milanese non è riuscito a riduadagnare il terreno e a riportarsi sui valori dell’apertura.
Il ribasso è stato esasperato dal ribasso di Wall Street, indebolito dalla sconfortante notizia che il Pil del primo trimestre è stato rivisto al ribasso. Il mercato Usa ha anche incassato Goldman Sachs sulle infrastrutture chip e le dichiarazioni poco rassicuranti di Sun Microsystems Inc. (SUNW – Nasdaq) sulle vendite del corrente trimestre.
Il Mibtel è sceso a 22.285 punti (-0,47%)
Il Mib30 si è fermato a 30.533 punti (-0,43%).
Il Midex ha ceduto lo 0,65% a 28.011 punti.
Il Numtel ha chiuso invariato a 1.926 punti.
Le vendite, come avviene in questi casi, hanno interessato i titoli della triade tmt. Tra tutti Stmicroelectronics, indebolito dalla decisione della banca d’affari Usa.
Tra i media Mediaset ha perso quasi un punto poercentuale dopo aver annunciato un calo della raccolta pubbòlicitaria.
Per quanto riguarda i telefonici, va segnalato il leggero rialzo di Tim e di Telecom Italia. l’azione della società di telefonia mobile da qualche giorno viaggia in controtendenza rispetto agli altri titoli della filiera, come Olivetti e Pirelli.
Il presidente della società di Bicocca, Marco Tronchetti Provera oggi ha parlato al Wall Street Journal Europe.
Oggi è anche transitato in tre passaggi l’1,94% del capitale Telecom Italia risparmio. La transazione, realizzata al valore unitario di €5,75, ha interessato 40 milioni di titoli per un controvalore complessivo di circa €228 milioni.
Chiusura in netto rialzo per Fiat. Il titolo ha riguadagnato la parità eh ha strappato al rialzo dopo i rumors, poi smentiti, secondo i quali l’Avvocato Agnelli sarebbe morto.
Oggi il presidente del gruppo, Paolo Fresco è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio. C’è incertezza sul futuro della società, anche il governo ha garantito il proprio sostegno al piano di risanamento della società
Un’incognita grande è rappresentata dalle banche, in primo luogo San Paolo Imi e soprattutto IntesaBci: il mercato ha dimostrato di credere che la banca, a quanto pare la più esposta nei confronti del Lingotto, possa soffrire in modo particolare. A risollevare le sorti del titolo non sono bastati i no comment dell’istituto bancario.
IntesaBci e San Paolo Imi hanno glissato sul proprio coinvolgimento anche nel piano di fusione con Italenergia, che vede Edison coinvolto in prima persona. Il titolo è stato pesantemente penalizzato dal mercato: sospeso per eccesso di rialzo è riuscito a rientrare.
Alla fine della giornata borsistica le azioni ordinarie e le risparmio sono risultate tra le peggiori del listino.
Bene nel finale il risparmio gestito, con Bipop Carire sugli scudi e Fideuram sostanzialmente invariata.
Bene anche Generali, che sembra aver ritrovato un certo appeal. Male invece Ras, dopo alcuni giudizi negativi da importanti banche d’affari
Leggero ribasso per Enel, nel giorno in cui il presidente Chicco Testa ha dato addio alla società. Testa ha proposto un dividendo per l’esercizio 2001 a €0,36 per azione.
Sul Numtel Tiscali ha chiuso la giornata a quota €8.
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