Piazza Affari ha iniziato a passo di gambero una settimana che si preannuncia molto difficile.
Il listino ha recuperato dai minimi toccati prima di metà giornata, quando l’apertura debole aveva fatto capire che le vendite avrebbero affossato il listino.
A far da leit-motiv della giornata è stata la paura della guerra in Iraq, che comunque, secondo gli osservatori, non dovrebbe scoppiare prima di febbraio.
Anche a Wall Street serpeggiano gli stessi timori: il listino viaggia in rosso dietro semiconduttori e hardware.
Le principali banche d’affari sono divise: c’è chi pensa che questa possa essere una pausa dopo il rimbalzo delle scorse settimane, che chi sostiene invece che la ripresa sarà lontana.
Tutti sono comunque concordi nel tenere d’occhio i prossimi supporti e le resistenze del Mib30.
Sono saliti gli energetici, in rosso Tmt e bancari. In questo settore in evidenza in negativo si sono piazzate Bnl, Capitalia e Unicredito. Meno pesante l’andamento di IntesaBci, al centro di indiscrezioni poi smentite. La migliore è stata Mps, che ha chiuso con un rialzo superiore al punto percentuale.
Giù anche il comparto del risparmio gestito, con Mediolanum, Fideuram e Fineco in forte calo.
Male gli assicurativi Generali e Alleanza, mentre si è salvata Ras.
Contrastati gli industriali: hanno ceduto terreno Pirelli, sfiancata anche da una trimestrale negativa e Finmeccanica, sulla quale ha inciso il ribasso di Stmicroelectronics.
In calo anche Tim e Telecom Italia tra i telefonici, così come Mediaset.
Denaro su Fiat protagonista di un recupero dietro le voci, parzialmente confermate, di un possibile interesse della giapponese Toyota per lo stabilimento siciliano di Termini Imerese, come peraltro anticipato da Wall Street Italia nella sezione titoli caldi.
I migliori titoli sono stati gli energetici, con Eni a trascinare in rialzo le controllate Italgas e Saipem. In rialzo anche Enel, cresciuta anche grazie alle indiscrezioni su un possibile rilancio dell’offerta su una genco (centrali per la produzione di energia elettrica).
Sul Numtel in evidenza Freedomland, Mondo Tv e Cairo Communications. Tiscali ha perso quasi il 5%.
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