(Teleborsa) – Piazza Affari volge in rosso dopo l’avvio di Wall Street. In una mattinata in cui ha prevalso la cautela, la borsa milanese aveva accelerato dopo l’esordio al rilazo della borsa americana. A riportare gli indici milanesi insieme aquelli statunitensi verso le vendite ci ha poi pensato l’unico dato americano della giornata. L’indice NAHB sul mercato immobiliare ha evidenziato a luglio un peggioramento a 14 punti dai 16 rivisti del mese di giugno. Il valore che è il più basso da aprile 2009, ha fatto sgonfiare i guadagni dei listini italiani che comunque ancora mantengono il segno più. La mattinata per Piazza Affari è stata improntata alla cautela dopo il taglio del rating sull’Irlanda da parte di Moody’s e dopo la notizia che l’Ungheria non ha trovato un accordo con l’FMI e la UE sulla revisione dell’accordo di finanziamento da 20 miliardi di euro raggiunto nell’ottobre 2008. Sul mercato valutario, l’euro avanza nei confronti del biglietto verde e si attesta a 1,2978 dollari. in rialzo anche mosso il petrolio con le quotazioni sopra i 76 dollari al barile. Tmediora gli indici milanesi, il FTSE IT All-Share scivola dello 0,51% mentre il FTSE MIB dello 0,52%. Rosso più intenso per il FTSE IT Mid Cap che perde lo 0,98%% ed il FTSE IT Star con un -0,68%. Banche ancora nervose mentre attendono l’esito degli stress test. La notizia dell’Ungheria, getta altra benzina sul fuoco. In retromarcia Intesa, la peggiore del listino, in rosso anche Mediobanca e Unicredituni. Mantengono il segno positivo invece Ubi Banca e Popolare Milano. Debole Finmeccanica che stima ordini superiori ai 22 miliardi euro nel 2011. Nel dettaglio il 19% degli ordini viene dall’Italia, l’8% dal Regno Unito, il 22% dagli Stati Uniti e il 51% dal resto del mondo. Fiat in retromarcia in vista del Cda sui conti che si riunirà mercoledì prossimo. A due velocità i petroliferi freccia verde per Saipem e la controllante Eni. Quest’ultima ha annunciato di aver avviato la produzione di gas nel giacimento offshore Tuna, situato nel Mar Mediterraneo al largo delle coste egiziane.In rosso Tenaris. Tra gli altri energetici, in rosso Saras che ha annunciato una emissione obbligazionaria, riservata agli investitori istituzionali, di 250 milioni di euro e durata 5 anni. Bene Telecom che ha congelato i 3.700 licenziamenti per tentare un accordo con i sindacati. La società telefonica inoltre ha raggiunto un accordo con Tele2 per la vendita di BBNed, fornitore di servizi wireline nei Paesi Bassi, attivo nei segmenti business retail e wholesale. Sul completo, vola alto Meridiana Fly ora sospesa per eccesso di rialzo, nel porimo giorno dell’aumento di capitale. Effervescente Elica premiata dal mercato per lo shopping in Cina, con l’acquisizione di una partecipazione di maggioranza, pari al 55%, della cinese Zhejiang Putian Electric Co. Ltd, proprietaria del marchio “Putian”.