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PIAZZA AFFARI IN ROSSO, ATTESA PER GREENSPAN

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Piazza Affari ha chiuso in rosso l’inizio di una settimana segnata da un importante appuntamento per tutti gli operatori e gli investitori: martedì il numero uno della Federal Riserve, Alan Greenspan, si pronuncerà sui tassi d’interesse Usa.

Sulla decisione di Greenspan si sono sbilanciati in pochi oggi, ma secondo la maggior parte degli esperti, il presidente della Banca centrale statunitense non dovrebbe toccare al ribasso il costo del denaro negli Usa.

Dopo una partenza in leggero calo la Borsa ha provato a salire di tono, ma già a metà giornata l’intonazione negativa ha avuto la meglio.

I ribassi sono stati agevolati anche dall’alta volatilità del mercato, che nella settimana di Ferragosto vede l’assenza di molti operatori, come ormai avviene da molti anni.

La debole partenza di Wall Street, affossata dall’effetto Us Airways (la sesta compagnia aerea Usa che ha chiesto il Chapter 11, cioè l’amministrazione controllata) ha depresso i mercati europei, ma in maniera inferiore quello italiano.

Il Mibtel ha chiuso a 18.564 punti a -1,51%.
Il Mib30 ha chiuso a 25.223 punti a -0,79%.
Il Midex ha chiuso a 23.421 punti a -1,37%.
Il Numtel ha chiuso a 1.386 punti a -1,28%.

Oggi a Piazza Affari si sono messi in evidenza i titoli energetici, dopo che la casa d’affari Jp Morgan ha deciso di confermare il “buy” a Eni, con un target sul prezzo invariato a €18,5. Per gli analisti del broker Usa “Il gruppo ha molto valore, soprattutto se il management rispecchierà i target di crescita e la riduzione del debito”.

Dell’upgrade di Jp Morgan hanno beneficiato anche le controllate del cane a sei zampe Snam Rete Gas e >Italgas, mentre Saipem è rimasta pesante.

Bene anche Generali, dietro alcune ricoperture tecniche, e Unicredito, che ha giovato di alcune notizie sul fronte della cessione di alcuni asset immobiliari.

A metà strada ci sono i tmt: Stmicroelectronics è scesa sotto €20, ma rimane al di sopra dei minimi dello scorso 21 settembre, e questo fa ben sperare per il futuro.

Hanno tenuto sostanzialmente anche i telefonici, ben al di sopra dell’andamento dei competitors europei grazie anche alle loro caratteristiche difensive. In giornata la capofila della filiera, cioè Pirelli, aveva calamitato l’attenzione degli speculatori dopo le voci di accorciamento della filiera di controllo del gruppo e sui rumors legati alle mosse del finanziere svizzero Martin Ebner.

Capitolo media: gioie e dolori per il settore. Ha tenuto Seat Pagine Gialle, mentre Mediaset ha sofferto il flop europeo del settore scatenato da Vivendi Universal.

Tra gli industriali male Fiat, che vede pericolosamente avvicinarsi il baratro di area €10.

In rosso i finanziari, esclusa la già citata Unicredito. Per il risparmio gestito oggi è stato un giorno da dimenticare per Fideuram , dopo che il broker Ubs Warburg ha tagliato a €4 da €5,2 il target sul prezzo dell’azione. In forte calo anche Mediolanum, mentre ha sostanzialmente retto Fineco.

Tra le società a media e piccola capitalizzazione si sono segnalate oggi Fondiaria in denaro per ragioni tecniche legate ai concambi con Sai e Lazio. La mancata partenza del forte difensore Nesta ha fatto strappare il titolo al rialzo nelle prime battute, ma i guadagni si sono poi lentamente ridotti.

Sul Numtel pochi i segni positivi, con Finmatica in grande evidenza dopo i guadagni a doppia cifra incassati la scorsa settimana. In calo invece Tiscali, che ha chiuso in area €5,50-€5,60.

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