(Teleborsa) – L’avvio depresso di Wall Street non fa che gettare ancora più nel rosso gli indici di Piazza Affari e delle altre principali borse del Vecchio Continente. L’indice Ftse All-Sahre registra ora una minusvalenza dell’1,68%, mentre il Ftse Mib lascia sul terreno l’1,72%, risultando i peggiori in Europa dopo Madrid. A tormentare nuovamente i listini il riaffacciarsi del caso Grecia dopo che l’Eurostat ha affermato che il dato sul deficit/ PIL di Atene, gia al 13,6%, potrebbe essere rivisto al rialzo di altri 0,3-0,5 punti percentuali, mentre il debito/ PIL potrebbe registrare un rialzo tra i 5-7 punti percentuali. A poco è servita la risposta del Ministro delle finanze greco che ha ribadito la validità delle misure di sostegno predisposte dal Governo, confermando l’impegno a rispettare i target di riduzione fissati per l’anno in corso. Intanto l’euro continua a perdere terreno nei confronti del dollaro, con il cross sceso sotto gli 1,33, precisamente a 1,3292. Resta in fase di deprezzamento anche il petrolio a 82,28 dollari al barile. Tra le blue-chips del Ftse mib spicca il vistoso rosso di Saipem, con il mercato che sembra non aver apprezzato i conti diffusi in tarda mattinata che hanno visto un calo seppur contenuto dell’utile netto, ma ricavi e operativo in miglioramento. Non accenna a risollevarsi Prysmian dopo i dati deludenti annunciati dalla concorrente francese Nexans. In profondo rosso STM dopo i conti sotto le attese del colosso Nokia, che ha anche lanciato un profit margin. Tra i pochi segni più Bulgari prosegue in cima al paniere grazie ad un upgrade, mantenendo nel segno più anche la rivale Luxottica, seppur con rialzi frazionali. Bene anche Exor dopo i rumors sulla gara per la conquista della belga KBC European Private Bankers, secondo cui sarebbe preferita la concorrente indiana Hindujia, mentre la controllata Fiat cede oltre due punti percentuali dopo un exploit iniziale in scia alla valanga di dati e novità annunciati la vigilia. A poco servono i numerosi upgrade giunti dagli analisti.