PIAZZA AFFARI IN DENARO DIETRO ENI ED ENEL

di Redazione Wall Street Italia
11 Gennaio 2002 17:31

Piazza Affari ha chiuso in denaro, dopo l’incertezza di metà seduta, quando solo il Midex era al di sopra della parità.

Il Mibtel ha chiuso a 22.742 punti (+0,49%), il Mib30 è arrivato a 31.990 punti (+0,65%), il Midex, ha terminato la seduta in rialzo dello 0,61% a 26.074 punti, mentre il Numtel è salito a 2.489 punti (+0,2%).

La spinta al rialzo è arrivata dagli energetici e dall’interesse degli investitori per Fondiaria, dopo che il Consiglio di Amministrazione della società fiorentina e di quello di Sai hanno deliberato di procedere nelle trattative per l’integrazione della prima nella seconda, senza escludere ulteriori opportunità.

Intorno alle 16:20 gli indici hanno girato in denaro, trascinati dai rialzi della stessa Fondiaria, di Pirelli e C, Parmalat, ed Enel, che ha beneficiato di un pronunciamento del Tar (Tribunale amministrativo regionale) della Lombardia a suo favore.

Tra gli energetici si sono messi in evidenza anche Saipem, Italgas e ENI al centro dell’intersse la battaglia sulla britannica Enterprise Oil. Secondo le ultime indiscrezioni il rilancio sulla società inglese potrebbe avvenire ad un prezzo tra 650 e 700 pence per azione.

Il risparmio gestito era partito bene, grazie anche a indicazioni positive da parte di alcuni analisti. A perdere maggiormente terreno in chiusura è stato Bipop Carire, dopo l’uscita di altri tre consiglieri dal CdA. Ha tenuto invece Fideuram, che ha chiuso sulle quote della vigilia.

Sul fronte dei titoli bancari si sono segnalati i ribassi di BNL e il recupero nel finale di Banca MPS, al centro dell’attenzione per la probabile fusione dei due istituti.

Ha tenuto anche il comparto delle telecomunicazioni, nonostante le negative indicazioni di Merril Lynch, che ha definito TIM uno dei titoli meno allettanti in Europa.

La compagnia di telefonia mobile ha però mantenuto le promesse di inizio giornata, quando guadagnava punti, così come Telecom Italia.

Su Pirelli comunque tornano le voci di un possibile accorciamento della catena di controllo del gruppo, e di una possibile valorizzazione del business immobiliare espresso da Pirelli Real Estate.

Il comparto dei media ha chiuso contrastato. Ha tenuto Mediaset (-2,74% a €8,25) dopo due divergenti giudizi: per Merril Lynch il titolo, insieme a TIM, è uno dei meno attraenti nello scenario europeo. JP Morgan ha invece consigliato un “Long term buy”, cioè acquisto a lungo termine, con target sul prezzo a €10,5.

Ha chiuso in lettera invece Seat Pagine Gialle su cui la stessa JP Morgan ha emesso un giudizio “Underperformer”, cioè farà peggio del mercato, con un target sul prezzo a €0,58.

Sostanzialmente invariate invece HDP e l’Espresso.

STMicroelectronics ha chiuso piatta, nonostante l’annuncio del suo ultimo accordo internazionale, mentre Finmeccanica ha recuperato posizioni sopra l’importante supporto a €1.

Sul Nuovo Mercato Tiscali ha difeso bene il supporto a €10 e ha chiuso in leggero rialzo.
Il migliore titolo del Numtel è stato Freedomland (+5,60%).