Società

PIAZZA AFFARI IN DENARO DIETRO BANCARI, TMT MISTI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Piazza Affari ha mantenuto l’impostazione moderatamente rialzista registrata a metà giornata, chiudendo sui livelli dell’apertura. Il Midex ha chiuso invece con il segno meno.

I dati macroeconomici provenienti dagli Usa, come prezzi alle importazioni, sussidi di disoccupazione e scorte di magazzino, più o meno in linea con le attese, non hanno dato quel segnale di ripresa forte dell’economia che i mercati si aspettavano.

L’apertura debole di Wall Street ha confermato questa tendenza.

Il Mibtel è salito a 23.598 punti (+0, 36%), il Mib30 si è fermato a 32.927 punti (+0,41%), il Midex ha perso lo 0,45% a 28.041 punti e il Numtel ha chiuso a 2.325 punti (+0,56%).

Sul listino delle Blue Chips oggi l’attenzione degli investitori è stata rivolta su Bipop Carire dopo il via libera alla integrazione tra la banca bresciana e Banca di Roma dato dai consiglii di amministrazione dei due istituti.

Bipop è stata anche sospesa e riammessa alle contrattazioni dopo aver reso noti i dati di bilancio. Sulla fusione tra le due banche il giudizio del mercato è contrastante.
Il comparto bancario ha tenuto il rialzo, trascinato da BNL e Unicredito, considerata da qualche banca d’affari la migliore d’Europa.

“Il settore bancario – dice Roberto Santagostino, responsabile della sala operativa di Simcasse – è un comparto in fermento. L’operazione Bipop-Banca di Roma è importante per entrambi gli istituti, ma io sono convinto che per la valutazione complessiva dell’operazione dovremo aspettare ancora qualche giorno”.

Tra le poche note negative si è registrato il calo di Popolare di Milano, punita dagli investitori per aver azzerato il dividendo a seguito di un 2001 in rosso. Il titolo ha perso meno dell’1% con oltre 4,5 milioni di titoli.

“Anche il settore delle Popolari – dice ancora Santagostino – è troppo frastagliato per sopravvivere in questo clima d’incertezza. Credo che nei prossimi mesi assisteremo a qualche altra operazione di fusione-acquisizione, gestita sapientemente dai vertici del sistema bancario italiano”.

Ha perso poco terreno anche Finmeccanica, mentre la controllata STMicroelectronics, si è ben difesa, dimostrando una certa tenuta nonostante l’incertezza sul comparto dei semiconduttori.

I media hanno chiuso contrastati: col segno meno Seat Pagine Gialle e HDP, in denaro invece Mediaset.

Fiat si è riportata a ridosso di area €16, con gli investitori che sembrano aver assorbito bene il dato poco confortante relativo alle immatricolazioni di auto nuove in Italia e nella Ue.

TIM e Telecom Italia hanno chiuso su binari opposti: la società operativa di telefonia mobile è stata la più scambiata del listino principale.

Destini diversi anche per Pirelli e Pirelli&C il giorno dopo l’annuncio del collocamento di Pirelli Real Estate.

“TIM è sicuramente uno dei titoli migliori del comparto europeo – conclude Santagostino – dal punto di vista squisitamente tecnico si trova al di sotto della forte resistenza a €5,8, che una volta superata potrebbe portare il titolo a superare i €7”.

Da registrare la brutta giornata di It Holding, sospesa per eccesso di ribasso, mentre sul Nuovo Mercato, Tiscali non è ancora riuscita a riguadagnare area €10: bene invece Cardnet, società che si occupa di emissione e della gestione di simcard.
Leggero rialzo per Gandalf: il carrier discuterà i risultati dell’esercizio 2001 nella riunione prevista per il 20 marzo.

Per le quotazioni e i grafici IN TEMPO REALE di tutti i titoli azionari quotati a Piazza Affari, forniti da Borsa Italiana e relativi agli indici Mibtel, Mib30, Nuovo Mercato, Midex, Mibtes, Star, e inoltre per le convertibili, i derivati su titoli, indici (covered warrant) e per l’after hours, clicca in MERCATI nella sezione PIAZZA AFFARI.