Piazza Affari è in ribasso rispetto all’apertura e condivide lo stesso destino delle altre borse europee.
I mercati hanno rivolto la loro attenzione alle parole che il presidente della Banca centrale europea, Wim Duisenberg, ha pronunciato questa mattina di fronte alla commissione economia e affari monetari del Parlamento europeo.
Chi confidava in una chiara indicazione sul fronte dei tassi ha dovuto fare i conti con due ordini di informazioni. Da una parte, Duisenberg ha detto che il tasso di inflazione annuale è visto crescere e che si attesterà sopra il 2% nel corso del 2003.
Dall’altra parte è stato chiarito che rispetto all’ultimo meeting della Bce le pressioni inflattive sono calate, mentre i rischi di un ulteriore indebolimento della crescita non sono svaniti.
Questo lascerebbe sperare che giovedì prossimo i banchieri della Bce decideranno di tagliare i tassi di interesse della Zona Euro. Si scommette su una riduzione di mezzo punto, che porterebbe il costo del denaro al 2,75% dall’attuale 3,25%.
Dopo un momento di ottimismo, generato appunto dalle parole di Duisenberg, a Piazza Affari si è tornati tuttavia a vendere: il Mib30 è finito di nuovo sotto i 26.000 punti e vede ora solo quattro titoli che galleggiano: Fineco, Mediaset, Saipem e Autostrade.
In ribasso Stmicroelectronics nonostante le attese per i dati di Nokia e le buone notizie fornite da Texas Instruments.
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