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PIAZZA AFFARI IN CALO, ENERGETICI SUGLI SCUDI

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Piazza Affari ha innestato la retromarcia e si è mangiata una parte del terreno recuperato la scorsa settimana.

Colpa di Wall Street, che ha accelerato al ribasso dopo il deludente dato sulla fiducia dei consumatori e nonostante il sorprendente dato rivisto del Pil del terzo trimestre.

Mentre il mercato azionario Usa è in calo, quello obbligazionario è in risalita.

Questa, sul fronte macroeconomico, sarà una settimana densa di appuntamenti. Oggi è stato reso noto anche il dato sulla fiducia delle imprese in Italia, che aveva fatto ben sperare in avvio di seduta.

Adesso sarà importante, dal punto di vista tecnico, valutare la situazione di supporti e resistenze del Mib30.

Così come a metà giornata, protagonista della giornata è stato il settore energetico, dopo l’offerta lanciata da Eni (che ha chiuso invariata) su Italgas a €13.

L’effetto positivo si è esteso anche alle altre controllate del cane a sei zampe, cioè Saipem e Snam Rete Gas. In rialzo anche Enel. L’Antitrust ha spostato al 17 aprile i termini dell’istruttoria avviata nel marzo scorso nei confronti di Enel e Enel Trade.

Bene anche Autostrade, su cui sono arrivati i giudizi delle banche d’affari.

Contrastati i bancari: denaro è arrivato solo su Banca Mps e Antonveneta, mentre per tutti gli altri hanno chiuso in rosso. Le perdite più consistenti hanno interessato IntesaBci e Capitalia, così come Mediolanum, Mediobanca, Fideuram e Fineco, in predicato di uscire dal Mib30 in occasione del rinnovo del paniere.

Male i telefonici: giù Tim, dopo il downgrade su Ericsson emesso dalla banca d’affari Lehman Brothers, che ha confermato il giudizio “underweight”, cioè “sottopesare”.

Oggi un quotidiano ha scritto che “ogni giorno 18.000 utenti lasciano il gruppo Telecom Italia a favore di suoi concorrenti con il sistema dell’ultimo miglio.

In rosso gli industriali, da Stmicroelectronics alla controllante Finmeccanica, così come Pirelli e Fiat che oggi ha visto una grande manifestazione in piazza a Roma dei suoi dipendenti, dopo la decisione di prorogare di qualche giorno la cassa-integrazione per i lavoratori di Termini Imerese.

Sul Midex in evidenza Popolare Lodi, Aem e Parmalat, che hanno consentito all’indice delle società a media capitalizzazione di chiudere vicino ai valori della vigilia.

Sul Numtel è cresciuta Tiscali, male invece Cairo Communication. Sono cresicuti Gandalf ed e.Biscom.

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