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PIAZZA AFFARI IN CADUTA A META’ GIORNATA

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Piazza Affari è in caduta al giro di boa di metà giornata, più o meno in linea con le altre borse europee.

I mercati sono sotto pressione per diversi motivi: l’attesa per le decisioni che domani, mercoledì, prenderà la Federal Reserve sui tassi di interesse USA che, si scommette, scenderanno di almeno lo 0,25%; il profit warning lanciato ieri dall’americana Apllied Micro Circuits (Vedi Utili: Applied Micro Circuits riduce previsioni); il profit warning lanciato questa mattina da Cap Gemini, gruppo attivo nei servizi informatici. (Vedi Borse UE in ribasso, pesa ‘warning’ Cap gemini).

Il Mibtel lascia l’1,36%, il Mib30 l’1,47% a 36,269 punti, il Midex l’1,18%, il Numtel il 3,35%. L’indice della New Economy è sceso al di sotto anche dei 2.800 punti. Ora si trova a 2.768 punti.

Sul Mib30 solo due titoli hanno il segno più. Uno è Autostrade, che segna +0,39% a €7,65. L’altro è certamente Montedison (+1,34% a €2,87). A dispetto delle smentite e dei no comment da parte di numerosi gruppi che via via vengono indicati dai rumor come i prossimi soci, il mercato continua a scommettere sul titolo.

Benetton, tramite la holding di riferimento Edizioni Holding ha fatto uscire un no comment che è stato interpretato come l’ammissione di una trattativa segreta.

Ha smentito contatti in corso anche Leonardo Del Vecchio, numero uno di Luxottica, anche se ha ammesso un certo interesse all’ingresso nel mondo dell’energia. (Vedi Piazza Affari: Montedison controcorrente)

In calo anche Edison (-1,59% a €9,86). Oggi da ENI (-0,95% a €14,84) è uscito il no comment del presidente dell’Eni Gros-Pietro su un presunto interesse del cane a sei zampe ad entrare in Edison.

Sul fronte degli editoriali, perde terreno Mediaset (-1,97% a €9,90) sulla scia della visita che ieri la Guardia di Finanza ha fatto negli uffici di Cologno Monzese. Sono state effettuate perquisizioni nell’ambito di un’indagine su una operazione per l’acquisizione dei diritti televisivi di trasmissioni effettuata nel 1994, subito dopo il varo della legge Tremonti.

Tutto il comparto è comunque in calo, come dimostra anche Seat Pagine Gialle (-1,69% a €1,22), oggi in forte compressione dopo i rialzi delle ultime sedute.

Perde quota il comparto del risparmio gestito: Bipop Carire rappresenta bene il settore, con una perdita dell’1,85% a €4,52.

Sempre sul fronte bancario, Banca di Roma lascia l’1% a €3,48, ancora sofferente per l’abbandono dell’amministratore delegato Carlo Salvatori. Ubs Warburg ha comuqnue innalzato il giudizio da ‘Sell’, cioè vendere, a ‘Hold’, cioè tenere mantenendo il target price di €3,5 euro.

Olivetti è sotto i riflettori. Il titolo lascia lo 0,78% a €1,90 ma è comunque il più scambiato di tutto il listino. Nel corso della mattinata ha subito brusche impennate e successive picchiate. Gioca la speculazione sorta attorno alle operazioni sul capitale da parte di Bell finanziaria di riferimento del gruppo.

Ci sono timori sull’esposizione debitoria nel caso Olivetti scendesse eccessivamente in borsa. Ma Bell, come ha già fatto sapere nei giorni scorsi, ha riferito che il peso non è preoccupante e che solo per 500 miliardi di lire ci sono obblighi di “un limitato riallineamento del debito”. Secondo un analista interpellato da Wall Street Italia, “su Olivetti non c‘è forte pressione in questo momento da parte delle banche per la restituzione del debito, che è bloccato fino al 2004. In quella data scadranno le obbligazioni a tasso variabile“.
(Vedi Piazza Affari: solo ricoperture per Olivetti).

In calo Telecom Italia che lascia sul terreno il 2% a €9,83 (Vedi Tlc: Telecom Italia conferma stime di crescita).

STMicroelectronics lascia sul campo il 3,15% a €36, dopo un minimo a €35,90 (Vedi Piazza Affari: STM in calo a Milano e a Parigi)

Tra gli altri titoli, in calo Buzzi Unicemche perde il 5,54% a €9,48 dopo l’acquisto del 30% del gruppo tedesco Dycherhoff per €500 milioni. Il prezzo è considerato troppo alto dagli analisti.

Sul Nuovo Mercato le perdite sono pesanti. Pochissimi i titoli in rialzo: quello che guadagna di più è Cairo, che prende lo 0,15% a €26,94.