(Teleborsa) – Si chiude in rialzo la giornata oggi a Piazza Affari, così come nel resto d’Europa, in un clima di generale ottimismo tra gli investitori. Si tratta perlopiù di voglia di rimbalzo, dopo sei sedute negative consecutive, a causa dei timori sul rischio di una recessione più profonda. Non è crollato dunque il muro positivo innalzato oggi dagli operatori e pericolosamente minato dalla decelerazione a giugno dell’Ism non manifatturiero americano. Dato che ha confermato un settore in espansione, meno tuttavia rispetto al mese precedente. La domanda è quanto durerà questo rimbalzo, dopo il debole outlook sulle condizioni macroeconomiche della scorsa settimana. Gl investitori cercano ora nuovi segnali, volgendo la loro attenzione ai fondamentali delle società, con l’arrivo delle trimestrali dagli Stati Uniti, la prossima settimana. Sul mercato valutario, il dato dell’Ism servizi Usa ha penalizzato il biglietto verde a favore dell’euro risalito ben oltre quota 1,26 dollari aggiornando il top intraday 1,266 dollari. In salita anche il petrolio con le quotazioni a 73,4 dollari al barile. Tra gli indici milanesi, il Ftse All-Share segna un incremento del 2,62% a 19.928,58 punti mentre il Ftse Mib guadagna il 2,70% a 19.356,66 punti. Rialzi diffusi nel principale paniere con Fondiaria Sai in pole grazie anche al giudizio positivo di Nomura. Brillante Azimut che ha registrato, nel mese di giugno, una raccolta netta totale positiva per oltre 8 mln euro, di cui oltre 1 mln euro in risparmio gestito. Acquisti a piene mani sulle banche su ricoperture, dopo le perdite della vigilia in scia ai timori per gli esiti degli stress test sugli istituti di credito europei. Ottima performance per i petroliferi, in particolare Saipem e Tenaris, ieri tra i titoli oil più penalizzati. Tonica l’Eni in linea con l’intero comparto a livello europeo. Resta trascurata Atlantia unico titolo colpito dalle vendite, dopo la corsa di ieri sul possibile ingresso nel capitale del socio Abertis da parte del fondo di private equity Cvc. Sul completo molte richieste per Stefanel nel secondo giorno dell’aumento di capitale. Rimane invece sotto i riflettori AS Roma che ha visto ieri sera il rinvio dell’incontro decisivo fra la controllante Italpetroli e Unicredit.