ENI ed Erg sfruttano in pieno il rialzo del prezzo del petrolio che è tornato sopra i $30 al barile.
Il titolo del ‘cane a sei zampe’ guadagna l’1,48%, a €7,05, con oltre 14 milioni di pezzi passati di mano. Mantiene i guadagni di inizio seduta la Erg, che segna al momento un progresso del 4,07%, a €3,91 con oltre 1,2 milioni di titoli scambiati.
(Vedi Piazza Affari: S’infiamma Erg aspettando i dati)
Sulla forza dimostrata dai titoli petroliferi in queste ultime sedute e’ intervenuto oggi l’amministratore delegato dell’ENI, Gian Maria Gros-Pietro, secondo cui i rialzi sono da imputare al fatto che “l’energia si è dimostrata un fattore fondamentale nelle società avanzate. La disponibilità di energia – ha detto l’ad dell’ENI – è un fattore fondamentale per lo sviluppo, da un lato, dall’altro bisogna investire molto per sviluppare energia sempre piu’ pulita. Non possiamo fare a meno dell’energia ma dobbiamo renderla compatibile con l’ambiente. Questo – ha concluso Gros-Pietro – richiede investitori forti e tecnologicamente molto attrezzati”.
Dal blocco degli energetici si distacca solo Italgas che soffre per un giudizio di ‘market performer’ e dopo le parole di Gros-Pietro che ha smentito categoricamente la vendita della società.