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Piazza Affari: i titoli e i rating di oggi

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(WSI)- Piazza Affari ha aperto in lieve calo, con l’indice FTSE/MIB poco sotto i 22.000 pts. Attenzione rivolta questa mattina a Bulgari dopo che ieri sera a mercati chiusi ha diffuso i dati relativi alle vendite del Gruppo del 4Q10, pari a EUR357,8 mln, che hanno evidenziato una crescita del 20,5% a cambi correnti e dell’11,4% a cambi comparabili. Per quanto riguarda le diverse aree geografiche, +8,4% e +10,3% per Europa e Stati Uniti, +13,9% dell’area Medio Oriente/Altro e +37,7% per l’Asia (+24,9% per il Giappone, +47,3% per la Greater China e +48% per il Resto dell’Asia).

Occhi puntati anche su Tod’s, che ha registrato nel 2010 un fatturato consolidato di EUR787,5 mln, in crescita del 10,4% rispetto al 2009 dopo un progresso del 16,1% nel quarto trimestre. Il presidente e AD Diego Della Valle si è detto fiducioso che “anche i risultati reddituali saranno eccellenti” vista “l’ottima qualità delle vendite”. In agenda i risultati di Fiat.

TITOLI

Ansaldo (EUR11,04): gli analisti di SocGen hanno alzato il giudizio da hold a buy con target price di EUR12,20. Nel 2010 il gruppo ha registrato ordini acquisiti per EUR1,985 mld, rispetto ai EUR1,786 mld di fine 2009, mentre il valore della produzione è salito a EUR4,55 mld.

Bulgari (EUR7,80): gli analisti di Natixis hanno alzato il giudizio da reduce a neutral e portato il target di prezzo a EUR8. le vendite nel 4Q10 sono state pari a EUR357,8 mln, con una crescita del 20,5% a cambi correnti (+11,4% a cambi comparabili).

ENEL (EUR4,075): gli analisti di Citi hanno avviato al copertura su Enel GP con rating sell e target price di EUR1,5.

FIAT (EUR7,53): presenterà i numeri degli ultimi tre mesi del 2010 e dell’intero anno, gli ultimi prima della scissione.

CAMBI E COMMODITIES

Sul mercato dei cambi, l’euro ha rinnovato questa mattina i massimi da due mesi a 1,3727 contro il dollaro a seguito del comunicato di ieri sera della Fed che, dopo aver lasciato invariati i tassi, ha sottolineato come sia ancora prematuro considerare un allentamento della propria politica di stimolo monetario. Questo a fronte di una Bce che resta invece ferma su posizioni relativamente più conservative.

In particolare il riemergere a Francoforte di alcuni timori legati all’inflazione potrebbe contribuire amantere la moneta unica in un trend di apprezzamento dai minimi daquattro mesi toccati all’inizio di gennaio. Tuttavia, il rally delle ultime due settimane espone l’euro a qualche rischio di frenata di breve periodo.

Sul fronte delle commodities, il greggio si conferma poco sotto i USD 98,0 al barile nelle quotazioni del Brent a seguito dei dati migliori delle attese i ieri sulle vendite di case negli Usa e dopo l’impegno della Fed a non depontenziare l’azione di stimolo all’economia. Sostegno allequotazioni energetiche giunge anche dalla propsta di Obama di una riduzione della tasse sulle imprese. Il future wti scambia in calo in area USD86,50.

MACROECONOMIA

Ieri sera il Fomc (Federal open market committee), il braccio operativo della Fed, ha confermato all’unanimità il costo del denaro nel range 0-0,25% ed il piano di riacquisto di asset, il Quantitative Easing 2, a USD600,0 mld, in linea con le previsioni degli analisti. Nel confermare che il costo del denaro resterà ai minimi ancora per un “periodo esteso”, la Fed ha rilevato come l’inflazione non stia risentendo della crescita dei prezzi delle commodity aggiungendo che, nonostante i segnali dimiglioramento, l’economia non riesce ancora a far ripartire il mercato dellavoro, la cui debolezza penalizza anche l’andamento dei consumi.

Numerosi i dati economici di rilievo nel corso della giornata, a cominciare dalla stima preliminare sull’inflazione tedesca di gennaio (atteso un -0,3%su mese da +1% e un +2% su anno da +1,7%). Molta attenzione andrà anche al superindice di gennaio della Zona Euro (le stime sono per unindice in salita a 107,0 pts dai 106,2 di dicembre). Negli Usa focus, tra gli altri, sui nuovi ordinativi di beni durevoli e sulle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione.

OBBLIGAZIONI E MONETARIO

Apertura in lieve calo per i futures sul Bund che si allineano alla flessione di ieri sera dei Treasuries Usa seguita alle indicazioni della Fed. La banca centrale americana ha parlato di un’economia che resta debole, in ripresa, ma non tanto da garantire ancora un miglioramento apprezzabile nel mercato del lavoro. Focus oggi sull’asta del nuovo indicizzato quinquennale italiano, con un’offerta fino a EUR3,0 mld .L’Italia è il terzo paese ad emettere sul segmento ‘inflation-linked’ dall’inizio dell’anno.

*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito il disclaimer ufficiale di WSI.

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