La battaglia tra Fiat da una parte e Mediobanca dall’altra si è spostata dalla Montedison alla Holding di Partecipazioni che controlla Valentino e Fila nel settore moda ed RCS nell’editoria.
Ieri il titolo ha rimbalzato tra una sospensione e l’altra portandosi a €5,2 in crescita del 50% dai minimi di marzo.
Oggi le azioni Hdp (-3,22% a €5,11) sono invece al centro delle prese di profitto, malgrado una partenza in denaro che faceva pensare che le speculazioni avessero la meglio anche nella seduta odierna. Forti i volumi con oltre 13 milioni di azioni scambiate.
È di ieri la notizia della disdetta del patto di sindacato presentata da Sicind (Fiat), IntesaBci, Mittel, Pirelli. Si aprono così nuovi scenari tutti legati all’applicazione della Legge Draghi.
Paolo Cantarella, amministratore delegato Fiat, ha dichiarato che nel futuro delle strategie della holding non ci sarà moda, ma solo editoria.
Commento che conferma come il vero obiettivo del contendere sia il Corriere della Sera, gioiello dell’editoria italiana, per tanto tempo lasciato nel dimenticatoio di Hdp.
Le ipotesi di Opa su Hdp circolano nelle sale operative e gli analisti hanno già fatto i primi calcoli su quale potrebbe essere l’entità dell’operazione.
Secondo un analista di una Sim italia, che preferisce rimanere anonimo per politica aziendale i titoli Hdp in questo momento quotano a premio del 25% rispetto ai fondamentali.
“Se Fiat dovesse lanciare un Opa ostile su Hdp – precisa l’analista – questa verrebbe a costare piu’ di quella su Montedison. Secondo i nostri calcoli per la scalata alla holding servono almeno €3 miliardi, mentre per Montedison il costo, se tutti dovessero aderire all’Opa sarebbe di €2,5 miliardi e per Edison di €3,2 miliardi.