Piazza Affari ha chiuso contrastata una seduta incerta e debole. Il listino non è riuscito a trovare sufficiente sostegno in alcuni temi caldi come telefonici, Enel e Nuovo Mercato che, almeno, hanno impedito alla borsa italiana di andare più giù.
Il Mibtel ha chiuso con un ribasso dello 0,30%, il Mib30 si è posto all’incirca sullo stesso livello (-0,26%), mentre più ampia è stata la perdita del Midex, in flessione dello 0,91%. Positivo il Numtel, con +2,28%.
“E’ stato un mercato ansimante, molto contrastato, che aspetta nuove indicazioni sullo stato dell’economia prima di ipotizzare una ripresa – spiega a WallStreetItalia Francesco Amici, trader di Cofin Sim – oggi del resto il presidente della Banca Centrale Europea Wim Duisemberg ha fatto capire che prima di muoversi ancora sul fronte dei tassi intende aspettare altri dati sull’euro-zona e avere conferma che le tensioni sui prezzi sono diminuite”.
Tra i titoli che si sono messi in luce ci sono quelli del comparto telefonico, tra i pochi che hanno sostenuto il listino. In particolare è cresciuta TIM, in rialzo del 3,48% a €7,10.
Anche Telecom Italia è risultata in denaro con un +3,56% a €11,69. “Dai €15,49 raggiunti il 15 febbraio dello scorso anno il titolo non è mai sceso al di sotto dei €6,80 – ha osservato Amici – il che significa che quello è un buon supporto; direi che il livello dei telefonici, anche in ambito UE, è compatibile con la situazione attuale; oggi comunque notiamo una maggiore cautela a vendere questo genere di titoli, perché se è vero chela contrazione dell’economia USA non è così spiccata come si credeva, allora c’è spazio per risalire”.
In positivo Olivetti, con +2,56% a €2,32. (Vedi Piazza Affari: TIM in buon recupero)
Nel settore dei titoli industriali oggi è stato il giorno di STMicroelectronics. Dopo le conferme di crescita per il 2001 il titolo ha chiuso con un guadagno dell’8,86% a €37,10, e ha portato con sè verso l’alto anche Finmeccanica (+3,46% a €1,04), che ne detiene il 22%. (Vedi Piazza Affari: STM ha preso il volo)
Tra i bancari, ha sofferto in modo particolare Bipop, che ha perso il 4,03% a €5,41. A pesare sul suo andamento sono state le indiscrezioni secondo le quali gli ex proprietari della tedesca Entrium intendono vendere 11 milioni di azioni Bipop.
In particolare tutto il comparto del risparmio gestito è andato giù. Ha spiegato Francesco Amici che da una parte i titoli bancari italiani sono considerati all’estero ancora cari; inoltre soffrono del fatto di essere stati tra quelli che hanno retto meglio nei momenti più delicati del mercato. “C’è anche da aggiungere che si sono verificati molti riscatti, con uscita dai fondi, in questa fase di ribasso del mercato”.
(Vedi Piazza Affari: Bipop precipita su rumors)
In flessione il comparto degli editoriali, in controtendenza con quanto si è verificato nel resto d’Europa. ha segnato una perdita dello 0,55% a €6,85.
Sono risultati in calo i titoli del comparto assicurativo, con Ras in flessione del 5,43% a €13,30. Ma del resto, ha spiegato l’operatore della Sim, gli assicurativi e proprio Ras in particolare sono stati i titoli che lo scorso anno hanno portato a casa più punti di tutti.
Un titolo che ha costituito un puntello al listino nella giornata di oggi è stato Enel (+0,43% a €3,74): a ridestare l’interesse del mercato e’ la prospettiva di una rinegoziazione dell’acquisto di Infostrada da Vodafone, magari con uno sconto, alla luce della sentenza Antitrust. Proprio nel finale di seduta ci sono state delle vendite a favore dei titoli telefonici.
Sul Nuovo Mercato gran balzo di Tiscali (+4,76% a €15,25). (Vedi Piazza Affari: giù il Numtel, su Tiscali)
Molto bene anche e.Biscom (+4,68% a €103,80). Il titolo ha beneficiato dell’annuncio che Fastweb, partecipata tra l’altro da Aem, ha raggiunto un accordo con Stream per la diffusione di un palinsesto televisivo completo su fibra ottica e tecnologia Internet direttamente nelle case di Milano e nelle altre città raggiunte dalla rete Fastweb. Stream è controllata al 50% da Telecom Italia e al 50% da Sky Global Network Inc..