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PIAZZA AFFARI: GIORNATA ”NO” CON GLI INDICI GIU’

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Piazza Affari sta vivendo un’altra giornata “no”, con gli indici pesantemente in rosso, il Mibtel sotto quota 31.000 e solo due titoli positivi sul Mib30: Enel (+1,84% a 4,09 euro) e Eni (+1,09% a 6,61 euro).

Il listino italiano segue il sentiment negativo che attraversa tutta Europa, dove le principali Borse vanno giù sulla scia dei titoli telefonici e dei bancari. Dagli USA, poi, niente di buono, con i futures in leggera rimonta ma sempre in territorio negativo.

Il Mibtel a metà seduta perde l’1,09% a 30.940 punti, il Mib30 lascia l’1,07%, il Midex l’1,83%. Pesantissimo il Nuovo Mercato, che cede il 3,14%.

Il ribasso sta attraversando trasversalmente tutti i comparti. Se tengono Enel e Eni è perché, spiega a WallStreetItalia il trader di una primaria Sim, si tratta di due titoli difensivi, rifugio sicuro nei momenti di debolezza e incertezza.

Per Seat è un’altra seduta da dimenticare. Il titolo sta perdendo il 3,84% a 2,25 euro. Nell’ultimo mese ha ceduto il 25%. Secondo i trader, a pesare sulle azioni di Lorenzo Pellicioli sono due fattori: da una parte il ripensamento del mercato, peraltro generalizzato in tutta Europa, sulle potenzialita’ degli Internet service provider; dall’altra l’effetto conversione. Molti fondi e investitori istituzionali, avrebbero infatti deciso di smobilizzare parte delle azioni Seat in loro portafoglio per finanziare il conguaglio (0,89 per azione) necessario a convertire le risparmio in ordinarie.

“La società comunque è buona – afferma a WallStreetItalia Diego Mihalich, trader di Gestnord Intermediazione Sim – gli utili ci sono; quello che è difficile è capire il suo valore effettivo dopo la scommessa sulla New Economy e l’operazione con Tin.it. (Vedi Piazza Affari: fuga generalizzata da Seat)

Sempre nel comparto editoriale, un altro titolo che sta soffrendo parecchio è Mediaset. Secondo un operatore di mercato dietro il forte calo c’è la crisi della raccolta pubblicitaria prospettata per l’ultimo trimestre dell’anno. (Vedi Piazza Affari: Mediaset va giù a rotta di collo)

In calo la galassia di Roberto Colaninno, con Olivetti e Tecnost che cadono senza rete. Secondo l’opinione di un trader, sui titoli incide il futuro ridimensionamento del peso nell’indice Mib30 dopo la fusione tra le due holding. (Vedi Piazza Affari: Olivetti e Tecnost verso il fondo)

Perdono quota anche i bancari; in questo momento Mediolanum è il peggior titolo del Mib30 con un calo del 5,31% a 14,22 euro. (Vedi Banche: pesa il downgrade di Goldman Sachs)