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PIAZZA AFFARI: FINANZIARI SONO SPINA NEL FIANCO

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Piazza Affari a metà seduta ha peggiorato il suo andamento rispetto a un’apertura peraltro molto incerta.

Tutti gli indici sono in negativo, con forti perdite su banche e assicurazioni, e molta tensione sul titolo Fiat.

In generale il mercato resta in attesa di verificare l’andamento del tasso di disoccupazione in Usa. Il dato sarà diffuso alle 14:30 italiane. Gli analisti si aspettano un valore pari al 5,9%.

Altro elemento di forte incertezza è dato dalle elezioni che si svolgeranno domenica prossima in Brasile.

Il mercato sa che dall’appuntamento elettorale nel paese sudamericano potrebbe scaturire una crisi in grado di travolgere anche molte aziende, tra le quali la stessa Fiat, Parmalat, Telecom Italia, gli assicurativi.

Luiz Inacio Lula, il candidato del partito dei lavoratori, ha detto infatti di voler sostenere le aziende pubbliche e di ridurre l’appoggio a quelle private.

Una sua vittoria sarebbe bociata dal mercato e dallo stesso Fondo monetario internazionale, che ha già attivato fondi per $4 miliardi ma che potrebbe mettere in quarantena gli altri $18 stanziati a sostegno del paese, ma a patto che ci sia una continuità nella politica economica di San Paolo.

L’atnosfera di tensione rimbalza da una sponda all’altra dell’Atlantico. E se, in nord America, i future sugli indici anticipano un’apertura depressa di Wall Street dopo il calo della vigilia, in Europa l’ondata di vendite oggi sta mietendo le sue vittime tra i titoli finanziari.

I bancari, innanzi tutto. Sono pesanti tutti i titoli del settore: da Unicredito a Mps, da Bnla San Paolo Imi.

Il risparmio gestito sta accusando perdite molto marcate.

Il settore soffre con il resto d’Europa che oggi assiste al crollo di Deutsche Bank sulle voci di un imminente profit warning.

Gli assicurativi non sono da meno. Oggi Ubs Warburg ha annunciato di aver tagliato i target price di alcuni titoli, tra i quali generali, Alleanza e Ras.

Il momento di crisi del settore è accentuato dal dato sulla raccolta dei fondi d’investimento a settembre, che ha visto un saldo negativo di €3,7 miliardi.

Per Ras in particolare questo risultato è una mazzata in quanto attraverso la controllata Rasbank si era posta obiettivi ambiziosi in termini di crescita della raccolta e di quota di mercato nel risparmio gestito.

Non va dimenticato inoltre che sugli assicurativi pesa anche il decreto fiscale del governo che assoggetta a tassazione una parte delle riserve per i futuri pagamenti agli assicurati e che potrebbe comportare solo per il 2003 un esborso complessivo di €4 miliardi.

Grande attenzione oggi su Fiat, che ha altalenato nel corso della giornata. Gli operatori attendono di capire meglio quale sarà il destino dell’azienda ora che è chiaro che saranno operati pesanti tagli occupazionali e che è emersa la prossima chiusura delle attività in diversi paesi ritenuti non strategici.

Intanto è giunta la notizia che il gruppo ha ottenuto un prestito di €1,15 milairdi da un pool di banche, garantito dal 24,6% di Italenergia con put EdF.

Sul Mib30 perde quota Eni.

Secondo quanto scrive The Wall Street Journal Europe, alcuni membri del consorzio di società petrolifere che detiene i diritti di sfruttamento di Kashagan, uno dei più grandi giacimenti del mondo, contestano la gestione di Eni e l’accusano di aver affidato alcuni contratti a sue controllate.

Oggi per il gruppo è arrivata la promozione di Morgan Stanley.

Attività su Enel sulla scia delle voci sui progetti dello Stato che coinvolgono anche il gruppo elettrico.
In difficoltà Stmicroelectronics per il pessimismo che aleggia intorno al mercato dei semiconduttori.

Il Mib30 vede il ribasso anche di Autostrade, per la quale alcuni operatori sollecitano attenzione sul supporto di €7.30.

Circolano voci di un rastrellamento in atto sulle azioni di Autostrade, avvalorate dalla crescita nel capitale della società da parte di Deutsche Bank.

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