Piazza Affari è ferma sulla boa di metà giornata, ma con un piede che affonda. Il Mibtel segna +0,09%, il Mib30 è a +0,10% ma il Fib30 è appena passato in negativo perdendo 6 punti e collocandosi a quota 48.780.
Gli scambi sono quasi inesistenti, resistono gli assicurativi, arretrano i telefonici, ma in generale è come se il listino avesse spinto il pedale del freno.
Tutti gli occhi sono puntati sulla Florida, lo Stato americano dove, a causa del minimo scarto tra Al Gore e George W. Bush, è scattata automaticamente la procedura del nuovo conteggio dei voti per decidere chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Di fatto, chi prende la Florida, prende la Casa Bianca. Per saperne di più si dovrà attendere non meno di 12 ore. Nell’incertezza, gli investitori stanno alla finestra.
“Il mercato è immobile – conferma l’operatore di una primaria Sim – e anche un certo interesse per i telefonici, che si era verificato questa mattina, ora sembra sfumato”. Restano buoni gli assicurativi e si nota un aumentato interesse per Eni (+0,65% a 6,67 euro), tradizionalmente visto come titolo rifugio nei momenti di incertezza.
Il titolo peggiore del Mib30 è Espresso è in ribasso del 3,22% a 12,7 euro.