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PIAZZA AFFARI: FIAT E ENI ARGINANO LE PERDITE

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Piazza Affari ha cambiato faccia rispetto all’apertura positiva di questa mattina.

Deboli anche le altre borse in Europa, dove resiste solo il Dax di Francoforte.

In Italia il mercato è caratterizzato da scarsi volumi e da vendite là dove si può trarre ancora qualche beneficio.
In caduta libera Parmalat, mentre la società svolge una conferenza telefonica aperta agli obbligazionisti nel tentativo di rassicurare gli investitori. La sfiducia è nata dalla notizia di un bond a sette anni per €300/€500 milioni.

Sul Mib30 appena una manciata di titoli riesce ad arginare le perdite dell’indice, che come gli altri è in negativo.

Tra i migliori c’è Fiat alla vigilia del consiglio di amministrazione che esaminerà i dati di bilancio e sancirà il passaggio della presidenza da Paolo Fresco a Umberto Agnelli, con l’ingresso di nomi nuovi nel consiglio di amministrazione.

Molto buona la prestazione di Eni nel giorno del consiglio di amministrazione sui dati di bilancio, e quella di Generali.

Regge Mediobanca.

Tra gli altri titoli in territorio positivo figurano Saipem, Alleanza e Autostrade di cui si vocifera il possibile sbarco sul mercato di Schema28 che ha da poco concluso l’opa sulla società.

Buon andamento per Lottomatica: il mercato scommette su un dividendo di €1 per azione.

In peggioramento i bancari, con Capitalia e Intesa di cui si dice sia particolarmente esposta nei confronti di Parmalat.

Cede anche Unicredito nonostante l’amministratore delegato Alessandro Profumo abbia confermato che il 2003 sarà un anno di crescita per la banca.

In calo i telefonici, anche con Telecom Italia. Oggi l’Authority sulle telecomunicazioni dovrà decidere sulle tariffe di interconnessione e sull’ultimo miglio.

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