Piazza Affari a metà seduta è ferma sui valori dell’apertura e aspetta l’avvio della borsa americana.
Rispetto ai primi movimenti della giornata si registra solamente un cambio della guardia: il Midex che era negativo ha conquistato il segno più, mentre il Numtel che aveva iniziato in positivo ora è sotto la parità.
Anche oggi, come ieri, i bancari sostengono il listino, e Bipop Carire continua a distinguersi sul Mib30, seguita dalla promessa sposa Banca di Roma e dagli altri titoli degli istituti di credito.
In positivo Mediobanca, di cui il consiglio di amministrazione ha appena approvato il piano industriale. Il mercato attende ora una nota ufficiale.
I telefonici italiani si stanno muovendo peggio rispetto al settore europeo; in particolare bisogna dire che sono tutti negativi, eccezion fatta per Tim di cui oggi si è svolta l’assemblea degli azionsti che hanno approvato il bilancio.
L’amministratore delegato di Tim, Marco De Benedetti, ha dichiarato che nel primo trimestre dell’anno 2002 l’incremento di traffico è stato pari a quello dello stesso periodo 2001. Confida nel raggiungimento del target per l’intero 2002.
Quanto al titolo in borsa, De Benedetti ha detto che “ha perfomato meno peggio degli altri grandi operatori europei del settore”.
Nel 2001 Tim ha registrato un utile netto consolidato di competenza di €950 milioni dai precedenti €1,619 miliardi. La capogruppo ha chiuso l’esercizio con un utile di €1,907 miliardi, in crescita del 2,4% sul 2000.
Ai soci va un dividendo di €0,2342 per ogni azione ordinaria e €0,2462 euro per ogni azione risparmio, in pagamento dal 25 aprile prossimo.
Sempre sul fronte tlc, Olivetti Finance NV ha lanciato un prestito obbligazionario in due tranche per complessivi €1,5 miliardi di euro.
Il comparto dei media, che sta crescendo in Europa, in Italia vede una situazione contrastata, con Mediaset sotto zero e gli altri titoli in modesto rialzo.
Un’eccezione riguarda Hdp, che cresce sulla scia dell’operazione con Poligrafici Editoriali e in vista di un possibile rimpasto all’interno dell’azionariato: alcuni piccoli azionisti avrebbero espresso il desidero di lasciare la holding.
Debole Fiat, dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato Paolo Cantarella, che ha ventilato la possibilità di una revisione delle stime di crescita del gruppo per il 2002.
Nel comparto energetico, due direzioni diverse: Eni è cedente e segue una strada tutta sua, con l’occhio rivolto all’andamento del petrolio, dopo i fatti del Venezuela.
Al contrario, si muovono in denaro le controllate Italgas, Saipem e Snam Rete Gas.
Snam Rete Gas entrerà nell’indice di Morgan Stanley Msci Italia in occasione della revisione trimestrale in vigore dal prossimo 31 maggio.
In recupero Stmicroelectronics dopo una mattinata debole: oggi l’annuncio dell’accordo con altri big del settore.
Sul Midex Tod’s perde un po’ del terreno guadagnato nei giorni scorsi.
Sul Numtel recupera Tiscali che comunque si muove al di sotto dei €9.
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