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Piazza Affari: fari su Saipem, Mediaset e Stm

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(WSI) – Apertura poco mossa per le principali borse del Vecchio Continente sulla scia della chiusura leggermente contrastata ieri di Wall Street (Dow Jones -0,17%, S&P500 -0,16%%, Nasdaq100 +0,13%) e stamane delle principali piazze asiatiche (Nikkei -0,99% e Hong Kong al momento guadagna circa lo 0,20%).

I mercati restano in attesa del dato sui nuovi occupati Usa in agenda questo pomeriggio che potrebbe determinare se introdurre o meno nuove misure di stimolo all’economia. Il colosso dell’alluminio Alcoa ha archiviato il terzo trimestre 2010 con un utile netto di USD61 mln (6 cents per azione), in calo da USD77 mln del 3Q09. L’utile per azione adjusted risulta di USD0,09, superando le attese ferme a 5 cents. Le vendite sono salite a USD5,3 mld (+15%). La produzione di alluminio nel trimestre risulta scesa dello 0,6% a quota 1,22 mln di tonnellate.

EVENTI SOCIETARI

FIAT (EUR11,13): Fiat Professional, marchio di Fiat Auto nei veicoli commerciali, registra nel mese di settembre 6.518 consegne, confermando la propria leadership sul mercato nazionale con il 41,8% di quota.

MEDIASET (EUR5,12): Fininvest ha smentito le notizie stampa di ieri relative a un possibile ingresso di investitori russi nella controllata.

SAIPEM (EUR30,65): la Camera di Commercio Internazionale ha emesso il lodo arbitrale preliminare relativo ad un procedimento riconoscendo a Socotherm il diritto a ricevere un pagamento netto di USD8,3 mln entro 28 giorni dalla data di emissione del lodo.

STM (EUR5,39): gli analisti di JP Morgan hanno abbassato il target price da EUR9 a EUR6.

MACRO, CAMBI E COMMODITIES
Si aprono a Washington gli incontri di FMI e Banca Mondiale. Al centro dei colloqui ci saranno i rischi di una guerra valutaria e commerciale. Il Giappone ha affermato che gli interventi sul mercato valutario contro lo yen forte continueranno a seconda della necessità.

Sempre in Giappone, l’indice di fiducia del settore servizi è sceso a 41,2 pts in settembre dai 45,1 del mese precedente. Da una parte pesa lo yen forte, dall’altra il venire meno delle misure di stimolo economico.

Moody’s ha messo sotto osservazione il rating della Cina, per un possibile upgrade. Attesi oggi nel Regno Unito i prezzi alla produzione, e negli Usa quelli sull’occupazione non agricola, il tasso di disoccupazione, le scorte e le vendite all’ingrosso.

Il cambio Eur/Usd quota 1,3930 mentre il petrolio Wti scambia a USD81,60 al barile. Poco mossa l’apertura dell’obbligazionario, con il future sul bund in rialzo dello 0,1%.

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