Eni sta infiammando il listino con un rialzo dello 0,60% a €7,030 con oltre 7 milioni di pezzi scambiati.
Il titolo sta risalendo al massimo storico, fissato a €7,31, sfruttando il rialzo del prezzo del greggio che oscilla intorno ai $27 al barile, ma anche del fatto che quest’oggi vengono rispolverati i titoli difensivi a scapito dei Tmt (tecnologici, media e telefonici).
“Il titolo può arrivare ovunque – commenta a WallStreetItalia un analista di una Sim milanese -considerato che ci sono dei broker che hanno fissato target particolarmente ambiziosi anche sino a €9,6”.
Ma i fattori sono molteplici: “Sicuramente – aggiunge l’analista – pesa il giudizio della (banca americana) Prudential Security che ha definito la sua strategia futura puntando su società di gas e petrolio”.
Anche le anticipazioni sui dati del terzo trimestre, attesi per il 27 marzo, creano un’attesa speculativa sul titolo: “Si parla di 10.000 miliardi che sarebbe un risultato eccezionale, ma in ogni caso – aggiunge un analista – è chiaro che saranno importanti. Oltrettutto, la strategia dell’amministratore delegato Gros-Pietro è mirata a creare valore aggiunto per gli azionisti, cosa particolarmente aprezzata dagli investitori”.