Eni fa segnare il quarto rialzo consecutivo da inizio settimana e al momento viene scambiato a 6,61 euro (+0,86%), dopo aver toccato un picco a 6,68 euro (+1,91%) con volumi che superano i 19 milioni di pezzi.
Secondo gli analisti, a sostenere il titolo c’e’ ovviamente la nuova impennata che hanno fatto registrare i prezzi del greggio: sul mercato si comincia ad affermare la percezione che il livello dei $30 al barile non sara’ abbandonato entro breve tempo.
Oggi il Brent (il petrolio di riferimento europeo) quota sopra i $31 al barile, insensibile all’ipotesi, ventilata in giornata dal ministro algerino dell’energia Chalib Khelil, di un possibile aumento di 500 mila barili della produzione petrolifera da parte dell’Opec a partire da 27 ottobre.
Sulle piazze europee l’Eni fa meglio dei principali competitor del settore: a Parigi, Total Fina guadagna lo 0,7%, mentre sul listino di Londra Bp Amoco sale dello 0,47%.