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PIAZZA AFFARI: ENI IN RIBASSO NONOSTANTE L’OPEC

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Eni amplia le sue perdite al 2,01% a €6,72 nonostante da Vienna sia giunta notizia di un accordo in sede Opec per un taglio di 1,5 milioni di barili al giorno di greggio. Questo dovrebbe far rialzare i prezzi del petrolio e, di conseguenza, dei corsi azionari dei titoli petroliferi.

“In realtà – afferma l’operatore di una primaria Sim – c’è qualcuno che sta vendendo a rotta di collo, su ordini che arrivano dall’estero”.

La sensazione è tuttavia smentita dagli operatori di altre Sim: “oggi tutto il settore petrolifero europeo è in ribasso”, nota Matteo Serio, gestore di portafoglio di Cofimo Sim.

Diego Mihalich, trader di Gestnord Intermediazione Sim, afferma che il calo di Eni è la conseguenza del buon andamento dei titoli non difensivi e nota in ogni caso che nonostante la decisione Opec il future sul petrolio è in calo.

Intanto ritornano a farsi sentire i rumors a proposito di un’imminente collocazione sul mercato di un’altra tranche di Eni. Fonti del ministero del Tesoro hanno tuttavia fatto sapere che nessuna operazione è in corso in tal senso, e che questa sarà preparata “quando le
condizioni del mercato verranno giudicate favorevoli”.