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PIAZZA AFFARI: ENI E STM AFFONDANO…

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Per Piazza Affari quella di oggi è una giornata pesante, che ha visto gli indici Mibtel e Mib30 scivolare a nuovi minimi dall’autunno del 1997.

La giornata era iniziata in modo contrastato anche sulla scia delle altre borse europee dove in particolare il mercato di Francoforte accusava maggiormente il peso delle vendite sulla scia del risultato elettorale tedesco.

La vittoria, di misura, della coalizione del Cancelliere Gerhard Schroeder sembra rendere incerta la possibilità di far passare in Parlamento le riforme necessarie al paese.

Inoltre, il mercato aveva scontato la vittoria degli avversari.

Oggi sul mercato italiano sono stati aggiornati i panieri degli indici Mib30 e Midex.

Sul Mib30 le due new entry, Banco Popolare di Verona e Novara e Antonveneta fino a questo momento non si sono mostrate all’altezza della situazione.

Il crollo è generalizzato. Interessa Eni, incurante dell’aumento del prezzo del petrolio.

Il titolo è stato colpito anche da un downgrade. Solo Saipem è positiva tra le controllate del gruppo energetico italiano.

Affondano anche i titoli finanziari, i telefonici, i titoli rifugio come Autostrade, ma anche i tecnologici.

Tra questi Stmicroelectronics ha rotto al ribasso la soglia dei €15.

Tra gli investitori insomma sembra circolare la parola d’ordine “cautela”. Del resto l’andamento dei future non lascia spazio a grande ottimismo, nell’attesa per il superindice economico atteso per le 16:00 italiane dagli Usa.

Giocano a sfavore le cattive notizie che giungono sul fronte della politica internazionale, per i rapporti Usa-Iraq e per quelli arabo-palestinesi.

Per quanto riguarda i finanziari, c’è grande attesa sul fronte Mediobanca, che oggi riunisce comitato esecutivo e consiglio di amministrazione.

In calo tutti gli assicurativi, sia sul Mib30 che sul Midex, dove Unipol è al centro di indiscrezioni secondo le quali entrerebbe in un’ipotetica operazione su Bnl.

Cede anche Sai, che oggi è uscita dal Midex.

In ribasso tutti i bancari. Il numero uno di IntesaBci ha smentito ventilate operazioni su Mediobanca.

Lettera sui telefonici, con Tim più pesante di Telecom Italia.

Nel campo delle telecomunicazioni Wind, controllata di Enel, ha fatto sapere di aver scelto la soluzione Mms di Nokia per il lancio commerciale del proprio servizio di messaggistica multimediale.

Enel nel frattempo accusa un calo molto pesante sulla scia delle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rilasciate venerdì scorso.

Sul fronte industriale, accusano ribassi Pirelli, Finmeccanica, e Fiat, che ha rotto il supporto di €10,30.

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Sul Nuovo Mercato, rari i segni più. In forte ribasso Tiscali.

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