Società

PIAZZA AFFARI DEPRESSA DA IBM E GUERRA GREGGIO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Piazza Affari chiude in forte calo una giornata caratterizzata dall’avvicinarsi di una possibile guerra per il greggio e dal profit warning del colosso informatico Usa IBM (IBM – Nyse).

L’Iraq oggi ha deciso sospendere le esportazioni di petrolio. Il prezzo del brent è salito sopra $27 e poi è subito sceso. Opec, il cartello dei paesi produttori di petrolio, ha garantito che l’arma del greggio non sarà utilizzata nella delicata contrattazione in Medio Oriente tra palestinesi e israeliani.

La seconda mazzata che il mercato italiano ha ricevuto al giro di boa è arrivata con l’allarme utili del colosso informatico Usa per il primo trimestre fiscale del 2002. Il calo del titolo ha pesantemente penalizzato Wall Street e tutto il comparto high tech italiano.

La giornata borsistica era iniziata con l’intervento di Luigi Spaventa, presidente della Consob, la Commissione di controllo per le società e la borsa. Spaventa ha illustrato l’andamento del mercato nello scorso 2001, soffermandosi sugli effetti della crisi e bacchettando gli operatori finanziari.

Il warning di IBM si è riflettuto negativamente sui titoli tecnologici, in special modo su Stmicroelectronics.

Il Mibtel è sceso a 23.278 punti (-2,04%), il Mib30 si è fermato a 32.059 punti (-2,21%), il Midex ha perso l’1,14% a 28.745 punti e il Numtel ha chiuso a 2.146 punti (-3,98%).

La giornata borsistica era iniziata con l’intervento di Luigi Spaventa, presidente della Consob, la Commissione di controllo per le società e la borsa. Spaventa ha illustrato l’andamento del mercato nello scorso 2001, soffermandosi sugli effetti della crisi e bacchettando gli operatori finanziari.

La guerra del greggio non ha agevolato Eni che ha lasciato sul terreno una perdita superiore al punto percentuale. Bene invece le controllate Saipem e Snam Rete Gas.

Il peggiore comparto del listino è invece il risparmio gestito, con Mediolanum e Fideuram in calo di circa 4 punti percentuali.

Ha chiuso in pesante calo anche il settore dei media, con i riflettori puntati su Mediaset, in attesa di importanti sviluppi sul caso Kirch. Le banche avrebbero concesso al gruppo tedesco una nuova linea di credito per evitare lo smembramento del gruppo.

Il mercato non crede a una soluzione “alla tedesca”, come vorrebbe il governo Schroeder e pensa che alla fine gli azionisti di minoranza stranieri, Berlusconi e Murdoch, riusciranno a entrare nel piano di rilancio del gruppo.

Fiat è riuscita a contenere le perdite, pur incassando l’ennesimo downgrade da Centrosim.

Il Midex ha resistito ai realizzi per buona parte della giornata e ha ceduto terreno solo nel finale. La tenuta dell’indice delle società a media capitalizzazione è legato alle forti richieste sul titolo Snia, che ha chiuso a €2,15.

L’altra azione in rialzo del Midex è stata Lottomatica: tra le azioni peggiori si sono segnalate l’Espresso e Alitalia, nel giorno in cui l’amministratore delegato della compagnia aerea, Francesco Mengozzi, ha detto che “il peggio è passato, anche se il periodo è difficilissimo”.

Sul Nuovo Mercato Tiscali ha subito un pesante ridimensionamento. Il listino è stato il peggiore della borsa, nonostante gli spunti iniziali di alcuni titoli come Cad It, che oggi ha annunciato una importante acquisizione.

Per le quotazioni e i grafici IN TEMPO REALE di tutti i titoli azionari quotati a Piazza Affari, forniti da Borsa Italiana e relativi agli indici Mibtel, Mib30, Nuovo Mercato, Midex, Mibtes, Star, e inoltre per le convertibili, i derivati su titoli, indici (covered warrant) e per l’after hours, clicca in MERCATI nella sezione PIAZZA AFFARI.