Piazza Affari ha chiuso in leggero ribasso, sui minimi della seduta, sui valori dell’apertura. Il mercato milanese, dopo un ottimismo iniziale, ha scontato la debolezza di Wall Street, che pure aveva aperto positiva, grazie alle buone notizie sul comparto tech.
La banca d’affari Lehman Brothers, in una nota, aveva affermato che nel mese di marzo era aumentata la spesa nel settore dell’Information Technology.
Il dato relativo alle
vendita delle case esistenti, attestatosi al secondo livello più alto della storia americana, ha alimentato i timori di un rialzo dei tassi di interesse.
Su questo fronte, molto dipenderà dal discorso che questa sera, alle 23:00 ora italiana, farà il presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan (successivamente annullato): il numero uno della Banca Centrale Usa traccerà le linee guida della prossima politica in materia di tassi e delineerà lo scenario dell’economia a stelle e strisce. La fiducia degli investitori sulla ripresa sembra essere cresciuta, almeno stando all’indice.che segnala l’ottimismo degli investitori, salito a quota 121 nel mese di marzo dai 92 di febbraio.
Il Mibtel è sceso a 23.698 punti (-0,81%), il Mib30 si è fermato a 32.722 punti (-1,04%), il Midex ha perso lo 0,40% a 28.628 punti e il Numtel ha chiuso a 2.315 punti (-0,94%).
Il comparto italiano dei tech, conStmicroelectronics, aveva sfruttato l’entusiasmo iniziale. Il titolo, partito debolmente, aveva iniziato una lunga rincorsa, che lo aveva portato a un massimo intraday a €38,5. Poi gli indici Usa hanno girato in rosso e il titolo è tornato sotto i valori della vigilia.
I titoli telefonici, tra i migliori al giro di boa, hanno chiuso sostanzialmente invariati, nonostante la notizia della fusione tra Telia e Sonera. Il peggiore della scuderia di Tronchetti Provera è stato Seat Pagine Gialle, che non ha ancora scontato la decisione di Lehman Brothers di rimanere negativa sul titolo. Subito dopo la chiusura sono usciti i primi dati relativi all’esercizio 2001. La perdita netta è stata di €313 milioni. E’ stata anche comunicata l’uscita dal Consiglio d’amministrazione di Paolo Ainio, Gilberto Benetton e Pierpaolo Cotone.
Sulla stessa falsariga Mediaset, giudicata market performer dalla stessa Lehman Brothers.
Chiusura in rosso anche per Eni. La conferma che il colosso petrolifero ha confermato l’interesse (peraltro mai sopito) per Enterprise Oli ha depresso le quotazioni. Sull’andamento negativo del titolo ha pesato anche il calo del prezzo del greggio.
Di segno contrario invece Enel, con 20 milioni di titoli scambiati. Oggi Société Générale ha rivisto al ribasso il giudizio sul titolo portandolo a hold da buy, con un target sul prezzo a €6,66 dai precedenti €7,27.
Male i bancari: ha tenuto Bnl, che per gran parte della giornata è stata la migliore Blue chip di oggi. Pesanti perdite per Unicredito, San Paolo Imi e intesaBci.
Chiusura in rosso anche per Tod’s, mentre Lottomatica ha spuntato un rialzo risicato. Sul Midex il peggiore è stato Autogrill.
Sul Nuovo Mercato brutto scivolone per D.Mail, dopo che la Consob ha chiesto di aprire un’inchiesta giudiziaria sull’ipotesi di aggiotaggio sul titolo.
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