Economia

Piazza Affari debole, pesano dubbi ripresa

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(Teleborsa) – Il panorama resta negativo a Piazza Affari, attorno al giro di boa, così come nel resto del Vecchio Continente. Sfumato il tentativo di rimbalzo messo in atto, i listini del Vecchio Continente, si allineano ora all’andamento debole evidenziato dai derivati statunitensi, in attesa della partenza di Wall Street e di alcuni dati macro in agenda. Restano tra gli operatori i dubbi sulla ripresa economica mondiale, alimentati stamane dal dato sul Pil del Giappone, che ha trascinato al ribasso la borsa di Tokyo. Sul mercato dei cambi, l’euro consolida le posizioni sopra quota 1,28 dollari, dopo che l’inflazione della Zona Euro si è confermata in ripresa a luglio come previsto. L’agenda macro prevede nel pomeriggio le statistiche sull’indice Empire State di agosto, che misura le condizioni del settore manifatturiero, elaborato dalla FED di New York. Atteso anche il dato sull’indice NAHB sul mercato immobiliare sempre di agosto: indicatore che rappresenta le aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi. Domani di notevole interesse l’indice Zew tedesco, i prezzi alla produzione americani e la produzione industriale. Sugli altri mercati, in rialzo anche il petrolio a ridosso dei 76 dollari al barile. Tra gli indici milanesi, il Ftse All-Share segna un dencremento dello 0,69% mentre il Ftse Mib cede lo 0,75%. Si indeboliscono le banche dopo un tentativo iniziale di rimbalzo. Ritraccia Ansaldo STS oggetto di prese di profitto dopo aver conquistato la maglia rosa venerdì scorso, grazie ad una commessa in Libia. Giù Telecom Italia che secondo Il Sole 24 Ore di sabato, la partecipata Tim Partecipacoes, la holding di Tim Brasil, potrebbe diventare la capogruppo delle attività sudamericane di Telecom “in una nuova stagione di espansione in America Latina”. Nel cemento, soffre Buzzi Unicem. Bene invece Italcementi. Nelle costruzioni Impregilo e Astaldi resistono alle vendite sulla notizia riportata dalla stampa, dell’avvio della gara da tre miliardi, riservata a aziende italiane, per la costruzione di un’autostrada in Libia. Alla fase di prequalifica dovrebbero partecipare la cordata formata da Impregilo e Cmc di Ravenna, il consorzio fra Astaldi, Toto, Grandi Lavori Fincosit e Ghella, il gruppo Condotte. Tra i pochi rialzi, tonica Fiat ben oltre lo stoxx europeo del settore auto. Misti i petroliferi con Eni che inditreggia insieme all’intero comparto oil europeo. Tra gli altri energetici, resta in difficoltà KR Energy dopo che la società di revisione Deloitte & Touche non ha potuto esprimersi sulla conformità del bilancio semestrale abbreviato allo Standard Ias 34. Sul completo, in asta di volatilità Cell Therapeutics in fermento per la convalida da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMEA o European Medicines Agency) del piano espanso di sperimentazione pediatrica con pixantrone. Sugli scudi Ceramiche Ricchetti che festeggia i risultati definitivi dell’aumento di capitale.