Piazza Affari a metà seduta perde terreno rispetto all’apertura ed è tra le peggiori d’Europa. Gli scambi non sono comunque elevati.
In un clima incerto come quello di oggi pesano in particolare i ribassi di Enel e di Eni (vedi anche articolo), ma anche quelli di Unicredito.
Secondo quanto riferito da Consob, Generali ha acquisito, direttamente e indirettamente il 2,011% di Unicredito il 26 febbraio, mentre Unicredito ha acquistato direttamente e indirettamente il 2,099% di Generali il 20 febbraio.
L’articolo 121 del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria recita infatti che “in caso di partecipazioni reciproche eccedenti il 2% la società che ha superato il limite successivamente non può esercitare il diritto di voto inerente alle azioni o quote eccedenti e deve alienarle entro dodici mesi dalla data in cui ha superato il limite”.
Questo significa che la compagnia assicurativa triestina è costretta a vendere la quota eccedente la soglia del 2%.
Generali cresce intanto di oltre quattro punti percentuali, segnalandosi come il miglior titolo sul Mib30.
Buon passo per Capitalia sulla scia di indiscrezioni secondo le quali starebbe per schierarsi con Unicredito per contrastare il controllo esercitato da Mediobanca.
Oggi Mediobanca ha smentito le indiscrezioni sull’amministratore delegato.
Debole Fiat, anche sulla scia del downgrade da parte di Merril Lynch.
Oggi si riuniscono il consiglio di amministrazione della Giovanni Agnelli & C. Sapa sull’aumento di capitale, e quelli di Ifi e Ifil, i cui titoli sono stati sospesi in borsa.
Sul Mib30 positive Mediolanum e Stmicroelectronics, che conferma la tenuta dei titoli tmt (tecnologici, media, telefonici).
Tra i titoli minori buon passo di Juventus saldamente al primo posto in classifica dopo la vittoria di ieri con l’Inter.
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