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PIAZZA AFFARI: CROLLANO I BIOTECNOLOGICI

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I titoli biotecnologici quotati a Piazza Affari stanno subendo un crollo: Biosearch sta precipitando, in calo del 24,59% a €25 ed attualmente è sospeso per eccesso di ribasso. Pesanti perdite anche per Bb Biotech (-5,83% a €663) e Novuspharma (-8,12% a €37,70).

In particolare Biosearch viene affossato dalle vendite dopo che ieri la società di ricerca biotecnologica ha reso noto il rinvio della commercializzazione di uno dei suoi prodotti, l’antibiotico Ramoplanina destinato alla cura dei pazienti oncologici, debilitati dal trattamento contro il cancro, e affetti da infezioni contratte in ospedale.

Ermenegildo Beghè, direttore amministrativo finanziario di Biosearch ha spiegato a WallStreetItalia che il rinvio è dovuto alla difficoltà pratica di trovare pazienti, anche allo stadio terminale, sui quali testare il prodotto, secondo le regole imposte dalle autorità sanitarie sulle fasi di sperimentazione clinica sugli esseri umani. Il processo di sperimentazione (che nelle varie fasi dura in tutto 10-15 anni), che sulla Ramoplanina è ormai in fase avanzata, viene così rallentato.

Attualmente il prodotto e’ in fase di sperimentazione negli USA: Biosearch ha infatti dato la licenza per il test a Intrabiotics.

“Abbiamo annunciato il ritardo per un semplice dovere di trasparenza”, ha detto Beghè, il quale ha ricordato che la società ha allo studio anche un altro prodotto, che si chiama Dalbamancina, in fase di sperimentazione. Beghè ha tuttavia assicurato che questo ritardo “non compromette nulla nei nostri piani di sviluppo: la società ha una forte liquidità che le permette di non essere condizionata da fattori come questo e di proseguire per la sua strada”.

Nel luglio 2000 Biosearch si quotò in borsa e fu la prima società biotecnologica ad approdare al Nuovo Mercato: a ottobre 2000 fu la volta di Novuspharma; a novembre 2000 di Bb Biotech). Il titolo debuttò a €42,5.

Lo sbarco in borsa era stato programmato per rastrellare il denaro sufficiente a realizzare, tra l’altro, due obiettivi.

Il primo obiettivo, ha ricordato Beghè, è la costruzione di un impianto nel sud Italia per la produzione di principi attivi: “i principi attivi – ha spiegato il direttore amministrativo finanziario – equivalgono al primo mattone nella costruzione di un farmaco”. Il secondo obiettivo che si è posto la società è affiancare all’attività di ricerca anche l’attività industriale e commerciale, “per trasformarci da azienda biotecnologica in azienda biofarmaceutica”.