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PIAZZA AFFARI: CRESCITA SOLIDA A META’ SEDUTA

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Piazza Affari arriva alla boa di metà seduta con un rialzo di tutti gli indici e i titoli della New Economy in evidenza. Il Mibtel segna una crescita dello 0,69, il Mib30 dello 0,76% e il Nuovo Mercato dell’1,36%. Ma non per questo la Old Economy resta a guardare. Cresce bene Eni mentre Generali torna sopra i 40 euro.

“Stiamo godendoci la bella chiusura di ieri del Nasdaq – dice a Wallstreetitalia Antonio Ranieri, analista di Uniprof – e in questo momento, a parte Eni non vedo spunti di particolare interesse; di fatto quello dei petroliferi, in Italia come in Europa, è un settore ancora a buon mercato”. Per il titolo del cane a sei zampe il 2000 “è un anno record, spinto anche dal rialzo del greggio; ora è difficile sapere se anche il prossimo anno ci sarà la stessa spinta, ma è anche vero – riflette Ranieri – che se si guarda ai fondamentali, per Eni c’è ancora margine di crescita”.

L’analista consiglia di guardare anche ai telefonici, “a Tim in particolare, poiché ha i margini reddituali più alti d’Europa, perché ha pagato la licenza UMTS molto meno di quanto si aspettasse, e perché ha una strategia vincente, espansiva nei mercati emergenti come il Sudamerica o l’Est europeo dove sono stimati alti tassi di crescita. Quelli cioè che non sono più pensabili in Italia”.

Ma a parte Tim tutto il comparto è vitale, secondo Ranieri. “Basti guardare la bella e immediata reazione che hanno avuto i titoli di settore ieri dopo la diffusione dei dati trimestrali di Vodafone”. L’unica incognita è la questione presidenziale americana, che secondo l’analista potrebbe far cedere di nuovo il Nasdaq e suggerire una temporanea uscita dal mercato azionario in attesa di migliori occasioni di acquisto.