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PIAZZA AFFARI CREDE NELLA RIPRESA DI WALL STREET

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Piazza Affari si presenta ben sostenuta al giro di boa di metà giornata. Il Mibtel cresce dello 0,92%, il Mib30 dello 0,89%, il Midex dello 0,58%.

“I futures americani in crescita lasciano ben sperare per la seconda parte della giornata – dice il trader di una Sim – ma la seduta di oggi negli USA sarà cruciale: sono in arrivo dati societari, ma soprattutto il Beige Book, che è in grado di condizionare le prossime manovre sui tassi di interesse”.

In Italia dunque il mercato si barcamena tra le spinte positive e la cautela ispirata dalle aspettative. “Grandi temi non ce ne sono” , dice ancora il trader, a parte l’intensa attività su Seat (+6,20% a €2,24), che attende il giudizio dell’Authority per le telecomunicazioni sulla fusione con Tmc.

Ecco una carrellata su alcuni altri titoli che finora hanno più movimentato gli scambi.

Mediaset Il titolo è in rialzo del 2,27% 2,27% a €13,18 in linea con l’apprezzamento di tutto il comparto editoriale. Ma gioca a favore anche la scommessa sulla sentenza del Tar del Lazio sulla fidejussione da 4.000 miliardi di lire (UMTS).

Eni perde il 2,74% a €6,67. Ciò è dovuto in parte alla rotazione sui Tmt e in parte all’affare Petroz. Neanche il rialzo delle quotazioni del greggio sta sostenendo il titolo.

STMicroelectronics sta guadagnando il 3,71% a €46,15. A spingere verso l’alto sono i segnali positivi dei futures sulla borsa americana e i dati meno negativi del previsto del colosso USA Intel (INTC).

Cad it sta avendo la seconda migliore performance di tutto il listino dopo Vitaminic: in questo momento il titolo guadagna il 12,27% a €30,37 dopo un’apertura a quota 29,89. Il titolo cresce sulla scia dell’accordo concluso con San Paolo Imi, al quale offrirà servizi informatici.

Vitaminic è inarrestabile sulla scia della trattativa con l’azienda di telecomunicazioni Netsystem, anche se qualche operatore non crede che il rialzo sia tutto da attribuire a questo fattore: “tuttavia non so cosa spinge tanto”, ammette un trader. Il titolo quotato al Nuovo Mercato è ormai lontano dai minimi assoluti toccati il 10 gennaio (a €8,90) e passa di mano a €27,78 in rialzo del 15,75% 15,75%.

Marzotto sta guadagnando l’8% a €14,10 nonostante il gruppo francese Lvmh abbia smentito l’esistenza di piani relativi a una possibile partnership o a una fusione con il gruppo italiano.